I progetti ” Val di Chiana ” e Aboca presentati alla 6° Conferenza internazionale su ” Ambiente e Salute” tenutasi ad Arezzo dal 23 al 27 novembre 2015, sono entusiasmanti e di notevole impegno; Italia Nostra Valdichiana sostiene questi progetti, ma la loro realizzazione ci appare purtroppo difficile, le colture biologiche richiedono l’assenza di sostanze nocive nell’ambiente, non ci sembra sia il caso della Val di Chiana e nemmeno della zona dove si dovrebbe realizzare il progetto Aboca.
Fra colture intensive che aumentano l’uso di prodotti chimici, piccole centrale a biomasse sempre più numerose che portano un continuo peggioramento della situazione ambientale, allevamenti intensivi di animali e cave a cielo aperto, tutto a discapito della biodiversità e della produzione agricola biologica, nessuno ne vede il pericolo!
Non vediamo come si può pensare a colture biologiche in queste condizioni, le politiche devono scegliere o L’INQUINAMENTO o LE COLTURE BIOLOGICHE, queste due condizioni non possono coesistere; eppure la scelta sembra ovvia, il pianeta non soffre solo di troppo CO² nell’aria ma soffre anche di inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua.
A quando una vera presa di coscienza e una posizione radicale dei nostri politici? Norme rigorose sono oramai urgenti.
Nonostante l’impegno della conferenza dei sindaci ad adoperarsi a promuovere progetti di alta qualità agro-alimentare e la presenza di industrie a coltivazione biologica, ci vuole la determinazione e la volontà da parte di tutte le Amministrazioni, compresa quelle della Valdichiana affinché si possa sviluppare la coltura biologica nel rispetto dei necessari criteri, per evitare che Aboca ed altri si vedano obbligati ad abbandonare la nostra vallata, e prima che peggiori la salute dei cittadini.
In Italia rispetto agli altri Paesi Europei si muore in misura superiore a causa dell’inquinamento dell’aria. L’ultimo rapporto dell’agenzia dell’ambiente (Aea) ne dà conferma registrando nella nostra penisola ben oltre 80 mila decessi prematuri su un totale di 491mila a livello Ue. Noi godiamo di un primato di morti e intanto si continua con le false politiche delle energie rinnovabili a sponsorizzare biomasse e biogas come se nulla fosse, come se la combustione delle medesime non compromettesse l’aria già abbastanza inquinata.
L’emissione dei fumi nocivi è più che visibile ovunque, ma nessuno si impegna a risolvere l’annoso problema, la tutela dell’ambiente e la difesa della vita umana passano in secondo piano.
Si parla tanto di difesa del territorio quando poi poco o niente viene fatto per controllare le emissioni dei camini presenti. C’è da domandarsi se mai nessuno in questo territorio si è mai preoccupato di misurare il livello di emissione consentito dalla legge in Valdichiana?
È dovere di Tutti pensare al futuro, adoperandosi a diminuire in modo significativo l’inquinamento, in modo particolare tocca alla Politica farlo.
Questi progetti sono l’AVVENIRE e la salvezza del territorio se vogliamo sopravvivere evitando le malattie sempre più numerose dovute all’inquinamento.
-Italia Nostra Valdichiana
-Mariarita Signorini Presidente Italia Nostra regione Toscana