Il Bravìo delle Botti, la tipica rievocazione storica della Montepulciano del ‘300, riconosciuta “Patrimonio d’Italia” dal Ministero dei beni culturali e del turismo, si schiera con azioni concrete di solidarietà e sostegno al fianco delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto. Domenica 28 agosto, in occasione della 43.a edizione della sfida tra le otto contrade cittadine, saranno attuate una serie di iniziative che da una parte esprimeranno la partecipazione al lutto dell’intera comunità e da un’altra punteranno ad offrire un aiuto tangibile ai terremotati.
Il pacchetto di iniziative è stato varato, all’unanimità, dall’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco Andrea Rossi e dal Consigliere delegato al Bravìo Stefano Bazzoni, dal Magistrato delle Contrade, l’organo che sovrintende alla manifestazione, e dai rettori delle contrade.
Mentre sulla facciata del Palazzo Comunale, in Piazza Grande, sono state già esposte la bandiera italiana e quella europea abbrunate, in segno di partecipazione alla giornata di lutto nazionale, in occasione del Corteo storico, che dalle 15.30 di domenica attraverserà tutto il centro con oltre duecento figuranti in costume, gli stendardi di ciascuna contrada esporranno un nastro nero al pari del labaro del Magistrato delle Contrade. Anche le casacche degli spingitori, gli atleti che dalle 19.00 daranno vita alla competizione, facendo rotolare le botti, saranno listate a lutto.
Tutte le contrade proporranno nei banchetti ospitati nelle storiche sedi i pici conditi con il sugo all’amatriciana; sarà dunque abbinata la tipica pasta locale al condimento nato nella città del reatino colpita dal sisma e che è diventato uno simboli della solidarietà scattata a livello nazionale (e oltre). L’intero ricavato della somministrazione di questi piatti sarà destinato ad un fondo pro-terremotati che il Magistrato delle Contrade trasferirà sul conto aperto dalle associazioni di Misericordia della provincia di Siena.
In tutte le sedi saranno installate cassette per la raccolta di fondi e le contrade inviteranno il pubblico – che nel giorno del Bravìo si conta in migliaia di unità – ad offrire il proprio contributo. Come era stato già anticipato, altre urne saranno installate agli ingressi del centro storico. Inoltre ciascuna contrada sarà libera di richiedere un minuto di silenzio, in ricordo delle vittime, durante le singole iniziative.
“Abbiamo ritenuto di utilizzare in maniera virtuosa la grande popolarità del Bravìo e l’enorme afflusso di pubblico che fa registrare per dare un aiuto concreto ai terremotati e condividere in modo fattivo la sofferenza di chi è stato colpito da questa calamità naturale” afferma il Sindaco Andrea Rossi. “Montepulciano è un comune in cui in cui il valore della solidarietà è storicamente e socialmente radicato (basti pensare che la Misericordia locale è stata fondata nel 1303!), l’intesa con il Magistrato e con le Contrade è scattata immediatamente. Le iniziative pro-terremotati vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti come l’Euro in Solidarietà, che – accantonato per ogni pasto servito in tutte le feste del territorio – è destinato alle famiglie bisognose, e come la raccolta di generi alimentari per i meno abbienti che era stato già promossa dalla Curia Vescovile e di cui sempre domani i Rettori di contrada si faranno interpreti durante il cerimoniale della manifestazione”.
“L’emergenza-terremoto non finisce, purtroppo, domani” sottolinea Giulio Pavolucci, Reggitore del Magistrato delle Contrade. “Continuerà invece a lungo e il mondo del Bravìo si è subito orientato verso iniziative che offrano aiuti concreti e duraturi. Dunque, mentre non mancheranno i segni del cordoglio verso le tante vittime ed i loro cari, ogni azione sarà indirizzata a raccogliere fondi, necessari per gli sfollati e per le opere di ricostruzione. Ero sicuro che le Contrade avrebbero risposto compatte e con slancio, ne ho avuta la conferma dai Rettori ma voglio inviare un ringraziamento ad ogni singolo contradaiolo che, ne sono certo, in queste ore moltiplicherà i proprio sforzi pensando a chi ha visto la propria vita così violentemente interrotta o sconvolta”.
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