A partire da oggi, è possibile anche per gli adulti (i bambini potevano iniziare una settimana fa) vaccinarsi contro l’imminente ceppo influenzale, che secondo gli esperti dovrebbe iniziare a colpire nel mese di dicembre, fino a registrare il suo picco a gennaio 2014. E questa mattina il primo a presentarsi all’ambulatorio del dipartimento della prevenzione della Asl è stato proprio il direttore generale Enrico Desideri che, nell’occasione, ha voluto lanciare un appello per aderire alla campagna di prevenzione.
In particolare, Desideri, si è rivolto proprio agli operatori sanitari: “Non dobbiamo essere certo noi a trasmettere il contagio – ha sottolineato Desideri – e dobbiamo sfatare la leggenda sul rischio di effetti collaterali conseguenti una vaccinazione, che non solo sono rarissimi, ma se in qualche occasione ci sono, non potranno mai essere gravi quanto i sintomi provocati dall’influenza stessa.”
Chi deve vaccinarsi?
Vi sono categorie di cittadini che hanno diritto alla vaccinazione gratuita: gli anziani sopra i 65 anni e i cittadini appartenenti alle cosiddette “categorie a rischio”. In queste ultime rientrano i bambini (di età superiore ai 6 mesi), gli adulti affetti da particolari patologie croniche, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e con basso peso alla nascita. Hanno diritto alla vaccinazione gratuita le donne che saranno nel secondo e terzo mese di gravidanza durante la stagione epidemica e gli addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo primario (personale degli asili nido e delle scuole dell’obbligo, personale sanitario, volontari del 118, personale delle case di riposo, personale della protezione civile, addetti alle forze armate e alle forze dell’ordine).
Dove vaccinarsi?
I cittadini possono effettuare la vaccinazione presso gli studi dei propri medici di famiglia, le strutture ospedaliere adibite, gli ambulatori dei medici competenti e presso gli ambulatori pediatrici per quanto riguarda i bambini.
Per coloro che non sono in grado di recarsi presso l’ambulatorio è prevista la vaccinazione a domicilio effettuata sempre dal proprio medico di famiglia o dal pediatra.
Ad Arezzo e in provincia, l’obiettivo ottimale resta quello di una copertura del 75% dei soggetti ad alto rischio di tutte le età e per coloro che hanno superato i 65 anni. Oltre 71mila le dosi di vaccino acquistate quest’anno dalla Asl.
Prevenzione aggiuntiva
I vaccini restano il miglior metodo per difendersi dalla malattia. Ma sono utili comunque altre misure di protezione personale per ridurre la trasmissione del virus influenzale. Pratiche semplici come il lavaggio delle mani, una buona igiene respiratoria, lo star lontani da persone con malattie respiratorie e febbrili o l’uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali soprattutto in ambiente sanitario, possono contribuire a ridurre il rischio del contagio.