Dopo il grave incendio alla stabilimento ex Tab, su richiesta del Sindaco di Foiano della Chiana, è stato convocato un tavolo tecnico al quale hanno partecipato lo stesso sindaco, il Responsabile del Suap; il Comandante della Polizia Municipale; Arpat di Arezzo, e per il Dipartimento di Prevenzione della USL SUDEST, il responsabile igiene pubblica; il responsabile Igiene Urbana veterinaria, il dirigente medico del Pisll.
E’ stato definito il piano di monitoraggio successivo all’incendio.
Al fine dell’individuazione delle aree maggiormente interessate dalle ricadute degli inquinanti, è stato deciso di effettuare nella giornata di domani (19 aprile) alcuni campionamenti, giungendo anche a fare accertamenti in comuni vicini.
I campionamenti dovranno essere effettuati su vegetali a foglia larga.
Saranno integrati i provvedimenti adottati dall’Amministrazione Comunale con ordinanza n° 44 del 16/04/16, specificando che dovrà essere limitata la permanenza delle persone e le attività all’esterno delle abitazioni limitrofe all’area dell’incendio.
Per la popolazione e le ditte che sono prossime alla zona interessata, resta confermato il divieto a rientrare negli edifici, fino a che non saranno ultimate le operazioni di messa in sicurezza dell’area incendiata. La presenza di eventuali pennacchi di fumo, rientra nella normale evoluzione della fase post incendio.
L’amministrazione Comunale ha già convocato per questo pomeriggio il curatore fallimentare per la definizione degli interventi per la messa in sicurezza del sito, in considerazione della presenza in parte di copertura di lastre ondulate contenente amianto.
A tale proposito si precisa che l’incendio ha coinvolto solo parzialmente le porzioni di stabilimento con copertura in amianto, in quanto parte della stessa era già stata sostituita.
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Quanto è accaduto alla ex-Tab è grave e non intendo aggiungere a quanto coscienziosamente gli amministratori e gli operatori preposti stanno già facendo.
Quale è la mia riflessione che faccio ad alta voce:
1°-I siti di stoccaggio di attività operative e di quelle smesse sono aggiornati?
2°-Chi abita nel circondario del sito è informato sul da fare in caso di emergenze?
Se la memoria non mi inganna, l'Italia fu ultima (1988) a recepire quella direttiva europea che è conosciuta come "direttiva Seveso", ha sempre valore?
Capisco che si va in un ginepraio e lascio agli addetti ai lavori, dei quali ho profonda stima, il compito di andare avanti. Ma forse qualcosa in più andava fatto. Buon lavoro è il mio spassionato augurio.