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In 50mila all’Outlet nel giorno di Max Pezzali

Come ogni buon “Uomo Ragno” che si rispetti, sbaragliata la pomeridiana minaccia di pioggia, a sera si è presentato puntuale sul palco allestito in Piazza Maggiore: Max Pezzali è stato accolto dal boato di una folla oceanica, che già dalle prime ore del pomeriggio aveva invaso il Valdichiana Outlet Village, prima disperdendosi alla ricerca delle migliori occasioni commerciali a prezzi scontati negli oltre 140 Punti Vendita, poi ritrovandosi in piazza per il grande concerto gratuito.

La grande festa dell’Outlet, che coincide con il settimo anniversario dell’apertura, ha superato ampiamente la prova nell’anno del cambio di rotta: dal Festival, con brevi esibizioni di più artisti, si è passati al “one shot”, letteralmente “un solo colpo”, il concerto di un solo grande artista. Ancora a notte inoltrata, il management dell’Outlet, Dario Pistone per il fondo “Aberdeen” e direttore Alberto Bertone in testa, nell’esprimere “la piena e più ampia soddisfazione per il grande successo della serata”, era ancora a contabilizzare le presenze: dati alla mano, il sistema di monitoraggio elettronico “footfall”, ha fatto segnare una giornata con quasi 50 mila visitatori. Nelle ore che hanno preceduto l’evento, i bollettini viabilità delle radio nazionali segnalavano lunghe code in uscita al casello Valdichiana della A1 e al termine del concerto, il contemporaneo deflusso delle migliaia di auto in uscita, ha richiesto il dispiegamento in forze di tutti gli uomini dell’impeccabile macchina organizzativa. D’altronde, per salutare ed ascoltare “l’uomo ragno”, erano partiti in gran numero dalla capitale e dal Lazio, da Perugia e dall’Umbria, Campania, Marche ed Emilia Romagna, con la Toscana a fare la parte del leone: massicce le rappresentanze di Firenze, Prato, Siena, ma anche Pistoia e Lucca, col pubblico aretino di casa che non ha certo fatto mancare la propria presenza. Poco dopo le 21 l’ex “883”, creatura di Claudio Cecchetto, sale sul palco nell’ospitale Piazza Maggiore accompagnato da una band di 5 musicisti di prim’ordine (Sergio Carnevale alla batteria, Sergio Maggioni e Giorgio Mastrocola alle chitarre, Ernesto Ghezzi alle tastiere e Matteo Lavagna al basso), accolto dal boato di un pubblico particolarmente composito e trasversale: da coloro che sono cresciuti con i tormentoni degli 883, oggi ultraquarantenni e con prole al seguito, fino alle nuove generazioni, che si riconoscono nel linguaggio diretto e nelle storie semplici cantate da Max. Un po’ come nelle sue canzoni, che traggono ispirazione da storie “fumettistiche”, con frequenti riferimenti ad ambienti urbani popolati da improbabili auto e moto, “starlette” mozzafiato, dalle fluorescenti insegne al neon di immaginifici “club”, la notte del Valdichiana Outlet Village è stata rischiarata, oltre che dalle mille insegne dei Punti Vendita aperti fino alle 24 per lo shopping, anche da migliaia di telefonini, i pad e tablet di ultima generazione, con cui i presenti comunicavano in tempo reale al popolo della rete tutto l’entusiasmo possibile nell’essere presenti all’evento. “Sempre noi, a far casino e sempre noi… tutti o nessuno, sempre noi… senza imparare la lezione mai. Sempre noi, senza ragione, sempre noi… solo passione, sempre noi… senza aver spento i nostri sogni mai”, canta Max nell’inedito “Sempre noi” in coppia con J-Ax che chiuderà la serata, “Vent’anni son volati via in un attimo: ricordi ed emozioni che riaffiorano, però sempre memorie poi rimangono…” e in effetti saranno pure passati vent’anni, ma tutti ricordano a memoria le sue canzoni e le cantano a squarciagola con lui, autentici inni, come in curva allo stadio: “Nord – sud – ovest –est”, “Tieni il tempo”, “Gli anni”, “Sei un mito”, “Sei fantastica”, “La regola dell’amico” fino all’immancabile “Hanno ucciso l’uomo ragno”, o le più intime “Come mai”, “Una canzone d’amore”, “Lo strano percorso”, ogni brano un trionfo per un artista che pare essere “uno di noi”, capitato per caso sul palco a cantare la semplicità della vita, dell’amicizia e dell’amore con un incedere ritmico quasi ipnotico, come il rombo dell’Harley Davidson “883”, storico marchio che ispirò la prima formazione con Mauro Repetto nei primi ’90. “Un artista di primo piano, con all’attivo milioni di dischi venduti, con l’ultimo album celebrativo dei vent’anni dalla pubblicazione di “Hanno ucciso l’uomo ragno” saldamente in testa a tutte le classifiche di vendita, un pubblico quanto mai eterogeneo ed affezionato, Punti Vendita aperti fino a mezzanotte per lo shopping in un ambiente di grande suggestione, tutti elementi che hanno decretato la straordinaria riuscita dell’evento”, dichiara Dario Pistone, che ringrazia “tutti coloro che a vario titolo, dagli operatori commerciali dell’Outlet alle donne e uomini del servizio d’ordine, servizio pulizie e dell’Infopoint, oltre che Direzione, management e società organizzatrice, hanno contribuito all’importante successo della serata”.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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