Si è svolto ieri presso il Centro Convegni Sant’Agostino di Cortona l’incontro Agricoltura in Valdichiana nel terzo millennio, promosso da Bonifiche Ferraresi e Banca Popolare di Cortona. Nell’occasione sono state illustrate le strategie innovative per l’uso dei 1.500 ettari che Bonifiche ha nei comuni di Cortona e Castiglion Fiorentino. Bonifiche inoltre è proprietaria di circa 4.500 ettari di terreni in provincia di Ferrara.
«Fino ad oggi – dice l’Amministratore Delegato di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni – quest’area è stata coltivata in modo tradizionale per la produzione di grano e girasoli; noi oggi parliamo di filiere che possano arrivare ad un consumatore sempre più attento, in un’area vocata alla qualità come la Valdichiana. Quindi produzione di ortaggi, piante officinali e con lo sviluppo della zootecnia in una logica verticalizzata e industriale, integrando innovazione, tecnologia e formazione del know-how. Il progetto è già in campo, abbiamo realizzato la rete di irrigazione direttamente dalla diga di Montedoglio, cambierà il modo di coltivare: potremmo sviluppare coltivazioni che hanno bisogno di molta acqua come il pomodoro e il melone, ci sarà una parte dedicata all’agricoltura intensiva così come alle piante officinali e per questo nascerà nei prossimi mesi un grande centro di ricerca in Valdichiana. È importante sottolineare che in un periodo in cui grandi marchi volano all’estero un gruppo di imprenditori italiani e supportati dalle istituzioni decidano di investire somme considerevoli in Italia e in agricoltura».
«La Banca Popolare di Cortona ha intuito sin da subito la portata e le potenzialità del progetto ed ha deciso di prendervi parte acquisendo una partecipazione diretta su Bonifiche Ferraresi holding SpA, spiega Roberto Calzini, Direttore Generale della Banca Popolare di Cortona. Si tratta di una grande occasione per il nostro territorio, per la nostra agricoltura e per le sinergie che potranno svilupparsi con il turismo, l’artigianato, il commercio e soprattutto l’agroindustria, che è la prosecuzione ideale dell’attività agricola. In questo ambito la Banca vuole giocare il suo ruolo, che è quello di interlocutore ideale per permettere alle imprese che lo desiderassero di sfruttare l’effetto trascinamento che l’iniziativa di Bonifiche Ferraresi porterà con sé. La Banca Popolare di Cortona sta lanciando in questi giorni una nuova campagna di comunicazione, La banca SiCura del Territorio, con cui vogliamo riaffermare fortemente il nostro radicamento. Come banca ci siamo sempre presi cura del territorio, dei nostri imprenditori, dei nostri soci e di tutti gli stakeholder. Questa iniziativa è il nostro modo per continuare a farlo».
Che la cura del territorio e della sua agricoltura sia sempre stata al centro dell’azione della Banca Popolare di Cortona è confermato anche dal suo Presidente Giulio Burbi: «Noi crediamo in questo territorio, il nostro territorio. Con la scelta di entrare nel capitale di Bonifiche Ferraresi siamo certi di poter migliorare l’offerta agricola della nostra zona. I nostri imprenditori agricoli avranno nuove opportunità e nuove occasioni, soprattutto nella visione di filiera che Bonifiche sta portando avanti. Siamo convinti che una buona agricoltura possa svolgere le stesse funzioni delle fondazioni di una casa; su buone fondazioni si possono costruire buone case. In presenza di una buona economia agricola altre iniziative possono crescere e svilupparsi e migliorare la qualità della vita di tutti».
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Chiediamo Lo Stop e Riconversione di questo Grande progetto Zootecnico delle Bonifiche Ferraresi . Un’azienda agricola italiana attiva nella coltivazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
""" E’ in corso di realizzazione di un’ """"eco-distretto zootecnico da 1.650 ettari, con 5.000 posti stalla e rotazione di 8.000 capi all’anno """"
la Società si posizionerebbe tra i più grandi produttori di carne bovina in Italia, con bovini da carne francesi, in grado di generare importanti sinergie con il business agricolo (totale produzione interna di mangimi, riduzione di concimazioni chimiche attraverso il reintegro di sostanze organiche nei terreni) """quello che loro dicono ""
La società agricola – in fase di crescita e sviluppo dopo l'acquisizione da parte di BF Holding S.p.A. avvenuta nel giugno 2014 – conta ad oggi un patrimonio di circa 5.500 ettari, affermandosi come il primo proprietario terriero in Italia.�I terreni di Bonifiche Ferraresi sono destinati a coltivazioni di riso, mais, grano duro e tenero, orzo, barbabietole da zucchero, erba medica, girasole, soia, orticole piante officinali e frutta.Il Nuovo progetto delle Bonifiche Ferraresihttp://bonificheferraresi.it/it/attivita/zootecnia