Da Chiusi de La Verna a Sansepolcro, da Castiglion Fiorentino a Cortona, senza trascurare il capoluogo Arezzo e gli altri sei Comuni della Valtiberina (Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sestino, Anghiari, Caprese Michelangelo e Monterchi): è questo il percorso dedicato ai Cammini di Francesco in Toscana, che l’omonima associazione, presieduta da Giovanni Tricca, ha presentato questa mattina in Palazzo vescovile, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche vari rappresentanti delle Amministrazioni interessate.
Quasi trecento chilometri di cammino, presentato dall’arcivescovo Riccardo Fontana, dalla vice presidente del Consiglio regionale della Toscana Lucia De Robertis e dal presidente Giovanni Tricca.
“Il Poverello di Assisi – ha spiegato l’arcivescovo Riccardo Fontana – continua ad essere un punto di riferimento per tante persone, ciascuna con un percorso e una storia diverse. Il Santuario di La Verna, in questo senso è il simbolo di tutto ciò: sul Sacro Monte ogni anno vengono accolte migliaia di persone, alla ricerca di una dimensione spirituale. Il progetto dei Cammini di Francesco vuole recuperare proprio questo spirito: si tratta di un percorso aperto a tutti, senza etichette”.
Il Cipe ha già stanziato due milioni di euro, destinati ai Comuni coinvolti, per la messa in sicurezza dei sentieri. Il percorso – al pari degli altri Cammini – potrà essere percorso a piedi, in bici o a cavallo: “Il nostro punto di forza – ha sottolineato Giovanni Tricca – è stato di volerci da subito organizzare in una associazione. In un periodo in cui la costruzione dei muri sembra essere tornata in voga, rilanciare la proposta dei cammini vuol dire recuperare una cultura dell’accoglienza e dell’inclusività”.
Il percorso è stato definito dal Comitato tecnico dell’associazione, formato da varie realtà associative che si occupano della mappatura e della gestione dei sentieri del territorio (Club Alpino Italiano, Federazione Amici della bici, Fondo Ambiente Italiano e Federazione italiana Sport Equestri).
Non mancano i risvolti economici del progetto: “La Regione – ha detto la vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis, chelo scorso 3 marzo ha presentato al Consiglio regionale una proposta di legge su ‘Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini regionali’ – partendo dal riconoscimento dell’opportunità che i cammini offrono alla costruzione di una nuova integrativa offerta turistica della Toscana, vuole intervenire dettando disposizioni capaci di favorire l’emergere di percorsi di interesse storico turistico, la loro organizzazione in cammini, come quello di Francesco, la loro migliore fruizione e la loro promozione”. “Per tale motivo, la Regione Toscana – ha proseguito De Robertis – ha deciso anche di agevolare tutte quelle strutture di varia natura che si trovano lungo il percorso e che possono essere adibite all’accoglienza dei pellegrini. Sosterremo anche i giovani che vorranno avviare attività economiche legate al progetto del Cammino”.
Tra le tappe significative del Cammino, vanno ricordati il Sacro Monte di La Verna, la Valtiberina con l’eremo di Montecasale a Sansepolcro e il borgo di Anghiari, la Basilica di San Francesco di Arezzo, l’eremo delle Celle a Cortona e tanti altri luoghi, meno conosciuti, ma tutti pervasi dallo spirito francescano che contraddistingue l’intero Cammino.
I Cammini di Francesco in Toscana si collegano, attraverso sentieri comuni, anche con i Cammini di Francesco in Emilia Romagna, in Umbria, nelle Marche e nel Lazio.
La promozione del progetto sarà gestita in collaborazione con Toscana Promozione e la Fondazione Sistema Toscana.