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Franco Zazzeri tra passato e futuro

“… quello che è presente in un attimo è passato: il vomere inesorabilmente e come il tempo la nuova terra prende il posto della vecchia …” è uno dei pensieri dell’artista savinese Franco Zazzeri, giustamente inserito tra gli illustri personaggi di Monte San Savino da Wikipedia, l’enciclopedia on line.

Come consuetudine Zazzeri trascorre i mesi estivi nella cittadina della Valdichiana. Questa è l’occasione per ripercorrere con lui le tappe fondamentali della sua vita d’artista e illustrare i suoi progetti futuri. “All’età di quattordici iniziai a lavorare in un laboratorio di ceramiche, ma affascinato dalla scultura mi trasferii ad Arezzo dove lavorai presso un marmista locale frequentando nel contempo la scuola d’arte Aretina sotto la guida dello sculture Giovanni Bianchi – esordisce Zazzeri – nel 1960 mi trasferii a Milano, dove attualmente vivo e lavoro. Nello stesso anno mi diplomai alla scuola del Castello Sforzesco sezione scultura”. In merito alla collocazione di alcune sue principali opere Zazzeri prosegue: “Partiamo da Montecarlo dove è presente una mia scultura per poi ricordare quelle presenti a  Roma all’EUR, a Mosca presso la  rappresentanza Italiana, Torino in Via Arsenale presso il Credito Italiana, Milano all’Aeroporto di Linate, al Comune di Milano e in Piazza Duca d’Aosta. Altre mie opere sono collocate in altre città, tra le quali a Monte San Savino, il busto del Sansovino, quello di Giulio Salvadori e la statua della Madonna delle Vertighe patrona dell’autostrada del Sole”. Sui progetti futuri Zazzeri precisa: “A Milano è in progetto con la ‘Grande Milano’ una mia mostra personale, de ‘Il Maestro e l’Allievo'”. E su Arezzo, la città che ha visto crescere artisticamente Zazzeri, quando sarà possibile ammirare una sua mostra? “Non dipende da me – conclude Zazzeri – ma dal comune di Arezzo. Io sono sempre a disposizione”.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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