Foiano della Chiana è stata raggiunta in 5 fine settimana da 30 mila persone. Un record di presenze, che a livello di indotto turistico rappresenta il momento di maggior richiamo per appassionati provenienti da tutta Italia e non soltanto. In 5 domeniche, dal 27 gennaio al 3 marzo, tanto è durato il Carnevale, questo piccolo borgo della Valdichiana è stato letteralmente preso d’assalto.
Basterebbe questo numero a far poter dire che la 474 esima edizione del Carnevale di Foiano della Chiana si è chiusa con numeri più che positivi, che non si registravano da alcuni anni. Complice anche il meteo che nei cinque fine settimana si è presentato sempre buono rispetto anche agli anni passati. «In realtà – sottolinea Paolo Cateni, presidente del Comitato organizzatore – dobbiamo ringraziare tutti coloro che si sono adoperati alla buona riuscita di questa manifestazione, a partire da tutti i cantieri che hanno proposto opere artistiche di ineccepibile qualità, nonostante anche periodi in cui le ristrettezze economiche si sono fatte sentire, quindi un plauso ancora maggiore». Quattro opere d’arte in carta pesta che per cinque domeniche hanno intrattenuto le migliaia di persone giunte nel borgo in provincia di Arezzo. «Dobbiamo ringraziare anche tutti i volontari – continua Cateni – che sono tanti e che anche quest’anno sono stati indispensabili per la riuscita di questa manifestazione e oltre a loro tutti i partner che hanno contribuito in un modo o nell’altro al Carnevale».
La soddisfazione del Comitato, diretto da Luca Mazzi, è particolare anche per il periodo negativo di contingenza economica in cui si è trovato a lavorare, considerato che lo stesso Comitato terminerà il proprio mandato ad aprile prossimo. Uno sforzo questo che dimostra come la squadra che ha lavorato per il successo di Re Giocondo sia comunque riuscita a trovare fondi per la costruzione di un evento che non avesse ripercussioni sul livello qualitativo.
Questa appena conclusa è stata anche l’edizione del ritorno alle origini. «La giuria – si coglie dai commenti del paese – ha premiato i carri che hanno presentato tematiche più carnevalesche, come succedeva un tempo e anche questo è un segnale che i cantieristi devono cogliere». Insieme a questo un testamento di Re Giocondo che non si è risparmiato di denunciare, pur in chiave allegorica e giocosa, i problemi che toccano anche realtà economicamente attive come quella del paese in provincia di Arezzo. Sarà ricordata anche come l’edizione in cui il Carnevale ha dovuto salutare una delle anime storiche della manifestazione, il “Presidente” dei Rustici Franco Gervasi, scomparso all’improvviso proprio prima dell’ultima domenica di festa lasciando tutto il popolo di Re Giocondo con tanto dolore, ma anche tanti ricordi di un esemplare cittadino amante e promotore di questa manifestazione.
In tutto questa edizione ha visto oltre 30 attività collaterali promosse durante i fine settimana. Mostre, musica, ma anche il Carnevale per i più piccoli promosso ogni domenica, gratuitamente, con un appuntamento particolare il martedì grasso dove sono state le scuole del paese a mettere in piedi una manifestazione davvero suggestiva e unica. Ora non resta che aspettare il 2014, anno della 475 esima edizione del Carnevale più antico d’Italia.