Debutto di lusso per la nuova stagione del Teatro Poliziano. Sabato 15 dicembre 2012, ore 21.15 a Montepulciano arriva Elio con “Largo al Factotum”, un recital ironico e sorprendente. La voce di Elio (senza le Storie Tese) è accompagnata dal celebre pianista Roberto Prosseda, in un percorso che attraversa la storia della musica, da Mozart a Rossini, da Weill a Lombardi: Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Il barbiere di Siviglia, le songs dell’Opera da tre soldi di Brecht, fino alle smaliziate filastrocche contemporanee dei Minima Animalia, con le interpretazioni della zanzara, del porco e del criceto.
Nell’insolita veste di baritono, Elio si misura con un ampio programma, scandito dall’umorismo e da un obiettivo chiaro: comunicare ad un pubblico più ampio la bellezza e il divertimento della musica colta.
L’artista si dichiara molto felice di tornare nella città poliziana, dove era stato anche nominato ambasciatore del Vino Nobile: “Montepulciano è davvero bella, come la sua gente amichevole ed entusiasta, e non a caso il principio ispiratore di questo spettacolo è nato proprio al Cantiere Internazionale d’Arte del 1999, quando era direttore artistico Enrique Mazzola: avevo già allora l’idea è di svecchiare il rito del concerto classico e diffondere questo genere musicale anche tra gli spettatori che non frequentano la musica colta”.
Per “Largo al Factotum” Elio ha scelto i brani che più gli piace cantare, mantenendo un ordine cronologico per illustrare alla platea l’evoluzione del linguaggio musicale, dal Settecento ai giorni nostri. L’esecuzione si avvale della sensibilità pianistica di Roberto Prosseda: “È uno dei più grandi pianisti europei ed è una garanzia di qualità, ma ci saranno anche tante sorprese per avvicinare nuovi spettatori alla musica classica: è un’esperienza interessante per me e divertente per il pubblico”.
Da XFactor ai teatri, dalla satira alla pubblicità, Elio assomiglia più che mai a Figaro: tutti lo chiedono, tutti lo vogliono. “Bhè, l’importante è tenere a mente qual è l’obiettivo ultimo. Io utilizzo la tv come un mezzo, non come un fine. Se non facessi tv, non sarei così impegnato in tutte le altre attività culturali.”
È così che invoca un nuovo impegno per valorizzare la musica alta: “Servono senz’altro delle politiche culturali vere che però sembrano non interessare minimamente a una politica che su questo piano non esiste proprio. Io, nel mio piccolissimo, ottengo il risultato di portare ai concerti di musica colta gente che altrimenti non avrebbe mai sentito un brano contemporaneo. E questa è un’indicazione importante.”
A proposito di autori contemporanei, all’appuntamento poliziano partecipa anche Luca Lombardi, artista apprezzato e premiato all’estero: “Ma in Italia ovviamente non lo conosce nessuno”, commenta Elio. “In un periodo così arido, la musica colta è un forziere pieno di gemme, ma un forziere chiuso. Ed io sono qua per aprirlo.”