La Giunta regionale ha respinto il progetto Terna, invitanto il Ministero dell’Ambiente ad una “pronuncia interlocutoria negativa”. A darne notizia è il comitato “Alta tensione” con un comunicato nel quale esprime tutta la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di numerose battaglie contro il progetto dell’elettrodotto Monte San Savino-Santa Barbara, portate avanti assieme ai comuni interessati, compreso quello savinese che tanto si è battuto negli ultimi mesi.
“L’azione congiunta da parte del Comitato Alta Tensione, dei cittadini e dei Comuni del Valdarno Aretino, del Chianti Senese e della Val di Chiana – si legge nel comunicato – dopo due anni di presa di coscienza reciproca su ciò che la società Terna stava via via proponendo per far passare su uno degli ambienti più belli della Regione Toscana un massiccio elettrodotto a 380kV lungo 80 km, ha raggiunto l’obiettivo di poter finalmente discutere sul significato e sulla reale necessità di questa opera devastante.
La Regione Toscana con la prima delibera del dicembre 2010 era stata già fortemente critica sul progetto presentato da Terna, riscontrandone gravi lacune e forti contraddizioni.
Durante il 2011 e parte del 2012, dopo la sospensione della Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente, che avrebbe di fatto reso esecutivo il progetto, Terna ha presentato due altre varianti di tracciato sempre lacunose e del tutto prive di garanzie procedurali.
La Regione Toscana, sentiti i pareri di tutti i Comuni interessati, con la delibera del 7 gennaio 2013 n.90 ha di fatto invitato il Ministero dell’Ambiente a “una pronuncia interlocutoria negativa”.
Del resto all’interno della suddetta Delibera regionale si ritrovano alcuni punti fondamentali da sempre sostenuti dal Comitato Alta Tensione, quali: la scarsità delle analisi, la completa scorrettezza procedurale e la mancanza di trasparenza nei confronti degli Enti locali e dei cittadini.
Terna, tra l’altro, non ha mai affrontato di valutare anche i benefici del “non fare” come pure i danni economici del “fare”.
Il Comitato Alta Tensione espressione di numerosi cittadini nonché promotore di una petizione contro l’elettrodotto che ha raggiunto oltre 7200 sottoscrizioni ringrazia la Regione Toscana per la posizione chiara e netta che ha voluto assumere rispetto alla proposta di un’opera decisamente impattante su una ampia parte del territorio regionale.
Il Comitato Alta Tensione ringrazia anche le Amministrazioni Comunali che hanno fatto opposizione unitamente alle azioni del Comitato e in modo particolare i cittadini e i giornalisti locali che hanno sostenuto le sue ragioni.
Il Comitato Alta tensione per un più dettagliato ed ampio approfondimento della posizione della Regione Toscana e delle nostre future strategie per continuare a perseguire l’obiettivo di contrastare lo scempio del nostro paesaggio e delle sue attività agricole e turistiche organizzerà prossimamente un incontro pubblico ad Ambra nel comune di Bucine”.
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