Periodo di intensa attività per il Fotoclub Etruria – BFI di Cortona che in queste settimane ha allestito ben due mostre fotografiche. La prima, dal titolo “I Borghi della Montagna cortonese”, si trova presso la Sala Civica di Mercatale, una delle tante frazioni che compongono il comune di Cortona. Fin dalla sua nascita, avvenuta nell’ormai lontano 1971, il Fotoclub Etruria ha sempre posto in primo piano l’obiettivo di documentare fotograficamente Cortona e il suo sconfinato territorio nel trascorrere del tempo.
Fu proprio tenendo fede a questo principio statutario che, a cavallo tra il 1990 e il 1991, venne allestita presso Palazzo Casali una ponderosa mostra – composta da ben 230 fotografie, 27 gigantografie e da una diaproiezione – dal titolo “I Borghi della Montagna cortonese”. Ad integrazione di quelle foto, il Fotoclub Etruria chiese a Santino Gallorini, socio dell’Accademia Petrarca di Arezzo ed appassionato di storia locale, di scrivere qualche notizia storica sulla Montagna cortonese.
“Oltre al fascino da sempre esercitato su di me dalla Montagna – scriveva all’epoca lo stesso Gallorini – mi spinse ad accettare anche la consapevolezza della mancanza di una pubblicazione organica, comprendente tutte le località poste in quest’area. Inoltre conoscevo la particolare situazione della Montagna e intravedevo, nel lavoro del Fotoclub Etruria, uno strumento di promozione e, quindi, di sensibilizzazione e stimolo, verso questa aerea e verso i suoi problemi”.
L’indagine storico-territoriale, al pari della ricerca fotografica, fu portata innanzi con tale quantità di dati e di notizie che risultò ben superiore alle esigenze di un catalogo fotografico. Da lì nacque l’idea di integrare la mostra con un volume storico, vergato da Santo Gallorini e impreziosito dalle fotografie del Fotoclub Etruria, che tuttora appare una pietra miliare nella documentazione storico-foto-iconografica della Montagna cortonese.
Oggi, a distanza di un quarto di secolo, alcune foto di quell’importante allestimento vengono riproposte alla Sala Civica di Mercatale non in chiave nostalgica, bensì con la chiara consapevolezza che non si può arrestare il tempo che inesorabilmente scorre. Tutto cambia, anche ciò che sembrava immutabile e consolidato da una lunga tradizione secolare, proprio come certi borghi della Montagna cortonese e le usanze dei suoi abitanti. Tuttavia saper cogliere e poter conservare, attraverso una semplice fotografia, ciò che ieri fu, ci consentirà di vivere con maggior consapevolezza e diretta partecipazione ciò che noi domani saremo. Perché la storia di una comunità non si scrive solo nei salotti buoni e nei palazzi di un centro storico, ma scorre anche attraverso i mille sentieri impervi e polverosi che si perdono nel paesaggio rurale e montano di un territorio, proprio come quelli che conducono ai Borghi della Montagna cortonese.
La seconda mostra del Fotoclub Etruria è allestita invece presso la saletta antistante la Biblioteca del MAEC e ha per titolo “Due Feste per la libertà”. Un omaggio – attraverso le fotografie dei soci Massimo Barneschi e Luigi Rossi – al 25 aprile e al 1° maggio nella città di Cortona; due feste vicine non solo nel calendario, ma anche nell’animo dei cortonesi, nonché di tutti gli italiani, che riconoscono in queste date due tappe fondamentali della nostra Repubblica e della nostra storia recente.
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