“Dalla macchia al Decadentismo – dipinti privati nelle Terre del Poliziano”: è questo il titolo della nuova mostra in programma a Montepulciano, dal 4 aprile all’1 novembre 2015. Il locali del Museo Civico – Pinacoteca Crociani e della Fortezza ospiteranno ben 120 opere per un progetto curato da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi. Il percorso si muove tra autori di primissimo piano: Tommaso Fattori, Telemaco Signorini, Filadelfio Simi, Adolfo Tommasi, Lionello Balestrieri, Odoardo Borrani.
Dopo i successi nazionali delle esposizioni “Macchiaioli a Montepulciano” (anno 2010) e “Giorgio de Chirico. Il ritratto” (anno 2013), la città di Montepulciano rilancia la sua sensibilità artistica con un evento che valorizza una vasta raccolta di dipinti, disegni e acquerelli, molti dei quali inediti provenienti dalle collezioni private del territorio e relativi alla scuola pittorica dei Macchiaioli e al successivo periodo noto come Decadentismo.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, in collaborazione con il Rotary Club di Chianciano Terme – Chiusi – Montepulciano, ed è sostenuta dal Comune di Montepulciano, dalla Provincia di Siena e dalla Fondazione Musei Senesi per rinnovare la proposta culturale nelle Terre di Siena.
“Dalla ‘macchia’ al Decadentismo. Dipinti privati nelle terre del Poliziano”: il titolo illustra con chiarezza il tema della mostra e il periodo storico cui appartengono le opere presentate. Dipinti e disegni provenienti dalle raccolte di collezionisti legati alla terra della Val di Chiana senese, e che sulla scia del successo della mostra “Macchiaioli a Montepulciano”, allestita nel 2010, hanno deciso di prestare le loro opere proseguendo nella linea di generosa disponibilità già dimostrata in quell’occasione. L’itinerario della mostra, che prende l’avvio da un dipinto del macchiaiolo Giuseppe Abbati per giungere ai quadri novecenteschi di Adolfo Tommasi, di Plinio Nomellini, del cetonese Lionello Balestrieri, si sofferma su alcuni degli argomenti di maggior suggestione fra quelli che più hanno ispirato gli artisti e sollecitato le loro ricerche: il paesaggio, il ritratto, la vita dei campi, la veduta urbana.
Al nucleo dei pittori che a Firenze negli anni Sessanta dell’Ottocento elaborarono la ‘macchia’, seguono i protagonisti del Naturalismo toscano e quindi gli artisti più impegnati, sull’onda delle istanze del nuovo secolo, nel rinnovamento dei linguaggi pittorici. La mostra è arricchita da una nutrita sezione di disegni, alcuni dei quali preparatorî a famosi e importanti dipinti come nel caso di “Mercato Vecchio” di Telemaco Signorini, o di “Sole a Seravezza” di Filadelfo Simi, di cui verranno esposte le varie fasi di elaborazione dal primo ‘tocco in penna’ al disegno quadrettato per la trasposizione sulla tela.
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