Regole chiare e rispetto del lavoro. A chiederle sono gli operatori di bar e ristoranti cortonesi, che nei giorni scorsi, accompagnati dal responsabile della delegazione Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi, sono stati dal Sindaco Francesca Basanieri per far sentire la loro voce. “Gli operatori sono stanchi degli attacchi di chi, nonostante i locali siano a norma e autorizzati ad organizzare serate di intrattenimento, prosegue con una lotta senza quartiere fatta di denunce anonime, esposti ed altre azioni pur di far cessare ogni attività”, spiega il responsabile della Confcommercio cortonese Salvicchi.
“Abbiamo chiesto al Sindaco di intervenire per riportare un po’ di serenità, ma anche per ristabilire un principio che qualcuno ha evidentemente perso di vista: se un locale rispetta le leggi sull’inquinamento acustico, rispetta gli orari, insomma svolge la propria attività in piena regola, deve anche poterlo fare senza l’incubo di controlli continui e improvvisi, sollecitati da qualche intollerante. Una volta sono problemi di rumore che poi si rivelano inconsistenti, un’altra denunce di carattere urbanistico, insomma ogni volta ce n’è una nuova. Non è piacevole, né per i clienti né per gli operatori. È anzi d’ostacolo al lavoro e danneggia l’immagine del locale preso di mira. Ci piacerebbe che la stessa solerzia fosse messa nel controllare situazioni evidenti di illegalità e concorrenza abusiva che ogni tanto segnaliamo…”.
“Se va avanti di questo passo, la stagione è in forse per molti pubblici esercizi cortonesi”, sottolinea Salvicchi, “ce ne sono sei, in particolare, nell’occhio del mirino. Sei imprese di Camucia e Cortona che nel complesso danno lavoro a cento persone e sono già state costrette a licenziare qualche addetto a causa della riduzione di attività. Se fosse capitato in una fabbrica di cento occupati, la cosa avrebbe di sicuro avuto un’eco più ampia. Invece capita a piccola aziende frazionate e ha meno risalto. Ma se per l’opinione pubblica questo è normale, non può esserlo per i nostri amministratori”.
“Per questo”, prosegue Salvicchi, “abbiamo sollecitato l’incontro con il sindaco Basanieri: ci sono anche altri locali, soprattutto ubicati nei centri storici, a rischio di denunce prive di fondamento e controlli immotivati. Chiediamo rispetto per il loro lavoro, perché un’impresa in regola deve poter lavorare nella piena tranquillità”.
Il Sindaco di Cortona si è dimostrato disponibile nei confronti degli imprenditori. “Ha subito accolto la nostra proposta di convocare un tavolo tecnico, a cui far sedere insieme agli operatori e all’associazione di categoria i responsabili degli uffici comunali SUAP, del settore urbanistica, della Polizia municipale, delle forze dell’ordine, dell’ARPAT e della ASL, quest’ultima anche in considerazione della disponibilità dei locali di ospitare campagne di sensibilizzazione alla sicurezza stradale”, dice il responsabile della delegazione Confcommercio, “le imprese non temono nulla, sono anzi disposte a mettersi in gioco anche per il loro ruolo sociale nell’organizzare un intrattenimento sicuro e di qualità per i giovani del territorio. Ma, per favore, basta con la persecuzione”.
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Non riesco a capire per quale motivo a quel tavolo non ci deve essere anche il sindacato in rappresentanza dei dipendenti. Io sottoscritto in rappresentanza della CGIL ha sollecitato più volte di istituire un tavolo per far chiarezza su chi merita e chi continua a evadere su fisco e contributi e sfuttare. Sono d'accordo è necessario che ci sia una concorrenza leale e non attraverso furbizie. Chi subisce in particolar modo sono i nostri giovani. Ben venga un tavolo, dove rivendico una presenza del sindacato per garantire anche i dipendenti. Se cerchiamo di portare la legalità ci guadagneranno tutti dal Comune ai commercenti e i loro dipendenti.