Sono arrivati da oltre venti paesi di tutto il mondo glii operatori vitivinicoli che tra lunedì e martedì hanno hanno potuto conoscere da vicino Cortona, con la sua arte, la cultura, la bellezza architettonica, paesaggistica e, naturalmente, enogastronomica. Protagonista la Cortona Doc che, grazie al Buy Wine e Anteprime di Toscana, promosso dalla Regione Toscana, ha potuto ospitare importanti soggetti del mondo del vino.
«Questo importante evento che di anno in anno cresce e porta importanti figure commerciali alla scoperta del nostro territorio – spiega Marco Giannoni, presidente del Consorzio Vini Cortona – è soltanto il primo di un 2017 ricco di appuntamenti e nel quale il nostro consorzio ha investito già molto in termini di promozione. Il prossimo sarà il Vinitaly ad aprile».
Canada, Olanda, Cina, Finlandia, USA, Israele, Danimarca, Repubblica Ceca, Sud Corea, Kazakhstan, Australia, Vietnam, Portorico. Sono solo alcuni dei paesi del mondo rappresentati da questa delegazione che oltre ad assaggiare le etichette della denominazione ha potuto visitare il centro storico di Cortona e il Maec. Sono stati inoltre ospiti in un ristorante del centro per degustare anche i prodotti del territorio in abbinamento ai vini della Cortona Doc. All’appuntamento ha portato il saluto della città di Cortona Albano Ricci, assessore alla cultura e all’agricoltura del comune. «Dietro a un bicchiere di vino c’è tutta una storia, non lo beviamo soltanto ma viviamo un territorio», ha detto Ricci, che ha anche ringraziato pubblicamente i produttori di vino cortonesi «per l’abnegazione e la grande passione che viene messa in campo ogni giorno».
La delegazione ha concluso il percorso con visita nelle aziende per scoprire i segreti dei vini cortonesi direttamente dalla viva esperienza dei produttori.
I numeri della Cortona Doc. Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Cortona Doc, nell’anno 2000, le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media circa un milione di bottiglie all’anno, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2016 la bilancia è protesa verso l’estero per il 70% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…