Il terminal dei bus deve tornare in piazza Garibaldi. Lo chiedono a gran voce i commercianti di Cortona, preoccupati dall’effetto domino provocato dalle modifiche alla viabilità e al sistema dei trasporti avvenute in questi mesi.
“Spostando il terminal nella piazza del Mercato fuori le Mura si è reso il centro storico accessibile a fatica per troppi utenti”, spiega il responsabile della delegazione cortonese di Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi, “ci sono problemi sia per i residenti sia per i turisti, che ora, una volta scesi dal bus, sono costretti a prendere un taxi per raggiungere gli alberghi in centro oppure ad arrancare su per le salite con i loro bagagli. Non è esattamente quella che si chiama una buona accoglienza”.
In più, il provvedimento, che risale al 2012, sta alterando profondamente l’equilibrio della rete distributiva cortonese: “nell’area di piazza Garibaldi, via Nazionale e via Severini esistono da sempre molte attività commerciali e bar che all’improvviso sono stati tagliate fuori dai flussi pedonali, quelli che invece la fermata del bus richiamava”, dice Salvicchi, “già molte imprese hanno dovuto sopportare il disagio di un cantiere protrattosi troppo lungo. Adesso, dopo essersi messe alle spalle quel brutto periodo, stanno entrando in un incubo anche peggiore”.
Se le attività dell’area in questione sono vuote di clienti, nell’area dell’attuale terminal dei bus sono i clienti a non trovare negozi e servizi. “È un deserto dei Tartari”, sottolinea il responsabile della Confcommercio, “il turista che scende dal bus non ha neppure un bar o un’edicola dove chiedere informazioni. Non ha senso allontanare la rete distributiva dalla gente, non si rende un servizio a nessuno. Peggiora solo l’accoglienza”.
A questo punto, Confcommercio e gli operatori confidano che la Giunta Vignini voglia ascoltare la loro richiesta: “l’Amministrazione Comunale si è sempre dimostrata aperta al dialogo”, dice Salvicchi, “noi chiediamo che ripristini il terminal dei bus in piazza Garibaldi, nei modi e nei termini che i tecnici del Comune e di Tiemme proporranno. Prorogare ulteriormente – o, peggio, lasciare per sempre il terminal nel piazzale del mercato sarebbe un male per tutti, con ripercussioni ulteriormente negative sull’immagine di Cortona, sulle strutture ricettive, sui negozi e i pubblici esercizi dell’area di via Severini, piazza Garibaldi e via Nazionale”. Guarda caso, la maggioranza delle imprese del centro storico cortonese.