Stato di crisi per il settore alberghiero di Chianciano Terme. E’ quello che chiedono a gran voce alle istituzioni gli albergatori della cittadina termale aderenti a Confcooperative Siena, che associa (nelle diverse cooperative) oltre il 90 per cento delle strutture ricettive. Negli ultimi dieci anni secondo i dati dell’Associazione Albergatori di Chianciano, sono stati persi 3.200 posti letto e 300 posti di lavoro, ma la situazione secondo gli albergatori è sempre più drammatica: “Ci sono tutte le condizioni per richiedere lo stato di crisi – spiega il presidente di Confcooperative Siena, Martino Bardotti – una soluzione per poter almeno mitigare alcune procedure, di natura civile e fiscale, che stanno portando anche alla chiusura di molte strutture”. E il presidente Bardotti aggiunge che “La giornata del cooperatore 2010” si svolgerà nel mese di dicembre proprio a Chianciano.
Chianciano Terme ha bisogno di investimenti – sostiene Confcooperative Siena – per un nuovo sviluppo, che si è fermato ormai da alcuni decenni. “La realizzazione del palazzo dei congressi – sottolinea Mario Marchi, direttore di Confcooperative – è auspicabile. Si tratta però di capire se allo stato attuale della procedura di project financing, con i vincoli normativi ed amministrativi in vigore, che limitano l’operato dell’amministrazione comunale e la praticabilità dell’iniziativa per i privati, vi siano le condizioni affinché possa essere portato a termine il procedimento. Se così non fosse, ed è necessario verificarlo in tempi rapidi – aggiunge Marchi -, alle risorse pubbliche non utilizzate, dovranno comunque esserne aggiunte altre, di carattere straordinario, da destinare alla realizzazione di altri investimenti, prevalentemente strutturali, in grado di contribuire allo sviluppo dell’attività termale, turistica e congressuale di Chianciano”.
Gli associati di Confcooperative sono convinti che l’afflusso delle risorse pubbliche, insieme alla definizione di un chiaro progetto strategico di sviluppo, costituiscano il volano indispensabile affinché si moltiplichino gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento delle proprie strutture alberghiere, pienamente coscienti che tale azione sia altrettanto necessaria per il raggiungimento di una crescita dell’intero sistema economico territoriale