Entra nel vivo la prima edizione della Sagra del Cinema a Castiglion Fiorentino. Cinema ad ingresso gratuito e sottotitolato in inglese, incontri con gli autori, cene a tema, aperitivi, degustazioni e uno speciale spazio “Cinebimbi” nell’Area del Cassero della cittadina in provinca di Arezzo. Dopo l’inaugurazione di giovedì 30 luglio con Daniele Ciprì, regista e direttore della fotografia che ha incontrato il pubblico e presentato nella serata – davanti a oltre 350 spettatori – il suo ultimo film “La buca”, sabato 1 agosto arriverà nell’area della Torre del Cassero Giuseppe Battiston, uno dei personaggi più attivi e amati nel cinema italiano contemporaneo.
L’attore friulano incontrerà il pubblico alle 19 e, alle 21, presenterà il film “Zoran, il mio nipote scemo”, che lo vede protagonista e che verrà proiettato in seconda serata (alle 21.30 in programma il capolavoro felliniano “La strada” e, alle 23.30, il film di Matteo Oleotto con Battiston).
Un grande nome fuori programma che va ad arricchire il parterre di ospiti di questa prima edizione in Toscana della kermesse cinegastronomica, promossa dall’associazione MenteGlocale e dal Comune di Castiglion Fiorentino (in particolare dall’assessorato alla Cultura) con la direzione artistica di Nicola Rignanese, pugliese di nascita ma ormai castiglionese di adozione. E sarà proprio Rignanese, insieme a Sergio Rubini, a chiudere la prima parte della Sagra del Cinema 2015 (è prevista una “coda” il 22 e 23 agosto in piazza dello Stillo): i due – protagonisti del film “La nostra terra”, che verrà proiettato alle 21.30 – incontreranno il pubblico domenica 2 agosto alle 19, per uno degli appuntamenti più attesi della manifestazione. E fino a domenica, ad accompagnare i film e gli incontri, nello spirito che contraddistingue dall’inizio la Sagra del Cinema, sarà la gastronomia, popolare e di qualità: a partire dalle 19 sarà possibile cenare scegliendo infatti un menù tipico toscano e – in tema con le serate – un menù pugliese.
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sarà un occasione per visitare la mostra del pittore Igor Di Francesco allestita nell' atrio del Museo Archeologico all' ingresso della piazza.
Nel film senza arte nè parte Battiston ed altri attori protagonisti incaricati di vigilare su diverse opere d' arte si accorgono che pur essendo totalmente privi di capacità pittorica ed artistica, riuscivano a riprodurre fedelmente "opere d' arte famose" ed affibiarle a facoltosi collezionisti. Le loro opere realizzate con scopini o scarponi acquistati al mercato, imprimendo una loro impronta su un uovo o tagliando con un temperino una tela era indistinguibili dagli originali tanto che al termine del film venivano venduti ad una importante asta senza che alcuno se ne accorgesse. Io chiederei a Battiston cosa ne pensi di una arte che prescinde dalla ricerca pittorica, scultorea prescinda dalla tecnica e si limiti a rappresentare una idea più o meno bizzarra, eccentrica o originale quasi come se l' autore dovesse con la sua "opera" limitarsi a stupire l' osservatore.