Il rinnovato dialogo tra Coldiretti e Comune di Cortona sul fronte delle delicate questioni dell’Imu e della tassa di soggiorno “rappresenta un momento importante per le imprese agricole, ed in particolare per le oltre 130 aziende agrituristiche che sono presenti sul territorio cortonese”. Si tratta di un dialogo che, secondo la Coldiretti aretina, deve basarsi su un reciproco rispetto delle regole, “semplici, raggiungibili ma assolutamente inderogabili per quel che riguarda proprio il settore agrituristico”.
“Da qualche anno proprio gli agriturismi – spiega il presidente della Coldiretti aretina Tulio Marcelli – sono diventati una delle mete più amate per trascorrere delle vacanze a contatto con la natura e in completo relax, assaporando odori e sapori della tradizione contadina e nella piena certezza dell’origine della materia prima che DEVE essere agricola, del territorio e a Km zero”.
L’attuale normativa regionale prescrive l’origine e la tracciabilità delle materie prime utilizzate nella somministrazione dei cibi che non può e non deve essere la stessa delle altre strutture ricettive del territorio. “La distintività del nostro settore – continua Marcelli – deve garantire alle strutture agrituristiche l’utilizzo di materie prime tracciate del territorio, magari delle tante aziende agricole che già producono e sono in grado di offrire prodotti agroalimentari. Solo così riusciremo ad essere diversi dalle altre strutture ricettive, riusciremo ad offrire un gusto e dei sapori diversi che il turista si aspetta, nel rispetto della legge ed evitando concorrenze sleali nei confronti del settore del commercio. Tolleranza zero, quindi, verso quelle strutture che non rispettano la legge, verso quelle imprese che propinano menù e prodotti locali o nostrani ma che, in realtà, di locale hanno ben poco, forse la ricetta. Non è più accettabile che si offrano colazioni, cibi e stuzzichini dove non è considerata prioritaria la provenienza delle materie prime, dove volutamente non si vuole aiutare l’economia locale delle tante imprese che producono agroalimentare”. Non può esistere agriturismo senza azienda agricola: è questo il motto, la parola d’ordine dell’Associazione che vuole condividere e rilanciare assieme alle Istituzioni – il Comune di Cortona in primis – la trasparenza e la correttezza delle strutture agrituristiche, condividendo il piano dei controlli formali e sostanziali che partirà nei prossimi mesi, così come è già avvenuto da parte dell’Amministrazione Provinciale di Arezzo. “Staremo al fianco delle imprese agricole per tutelarle – conclude il direttore Giampiero Marotta – difendendo tutto ciò che sarà difendibile, facendo emergere eventuali abusi che dovessero palesarsi, sia da una parte che dall’altra. È così che si tutela il settore e le tantissime vere attività agrituristiche del territorio, scovando i furbi (se ce ne fossero) e creando tutte quelle opportunità per chi volesse continuare a fare impresa nel settore agricolo, utilizzando strumenti, mezzi e innovazioni, nel pieno rispetto delle regole sulla multifunzionalità esercitata da ogni imprenditore agrituristico”. Quindi nuove e maggiori opportunità per il settore che dovranno dimostrare chiaramente l’utilizzo di materie prime “diverse” per tutelare le imprese locali, il territorio, l’economia locale, il turismo e, sicuramente, il futuro e la salute nostro e dei nostri figli.
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