Allestita nelle sale del Museo Civico Archeologico di Castiglion Fiorentino, la mostra di oltre quaranta sculture di Gianni Villoresi intende innanzitutto proporre un dialogo tra passato e presente, tra storia e attualità sotto il comune denominatore della creatività artistica e nella non secondaria intenzione di individuare affinità plastiche e poetiche tra l’opera moderna e il manufatto archeologico.
Come rileva in catalogo Guliano Serafini, curatore della mostra, da sempre Villoresi è andato alla ricerca di un assoluto formale, semplificando fino ai limiti dell’astrazione il suo repertorio tematico fatto di stele, meridiane, fontane, comunque immaginari strumenti di ricognizione e misurazione delle energie cosmiche, spesso risolti in strutture simmetriche e separate, come il titolo stesso della mostra – La metà e il suo doppio – bene evidenzia. A guidare l’artista in questa sua appassionata ricerca “dentro” i più segreti e affascinanti meccanismi dell’universo fisico, sono gli elementi in natura, soprattutto la luce e l’acqua, di cui l’artista restituisce il valore simbolico nel levigato splendore delle superfici di marmo e di bronzo. Ed è qui, nella ieratica impassibilità di queste forme che rimandano alla purezza formale di Jean Arp e Alberto Viani, che sarà possibile rintracciare ideali complicità dell’opera di Villoresi con il bronzo etrusco: come dire che in entrambi si percepisce quella arcaica “sacralità” che fa dell’opera d’arte, al di là del tempo, dello spazio e delle culture, la più inafferrabile delle creazioni umane.La mostra è promossa e organizzata da: Comune di Castiglion Fiorentino, Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese, Sistema Museale Castiglionese.Coordinamento: Lucia Banchetti (Consigliere Delegato alla Cultura), Margherita Gilda Scarpellini (Direttore Museo Civico Archeologico e Direttore ICEC).Sponsor: Banca Valdichiana.Hanno collaborato: Galleria Ferrari, Garden Gallery, Immaginaria Arti Visive Gallery.
Giuliano Serafini – Curatore della mostra