Un Concerto di chiusura festoso ha suggellato il 41° Cantiere Internazionale d’Arte. Tra le architetture rinascimentali di Piazza Grande, si è tenuto a Montepulciano l’ultimo atto di un’edizione che ha registrato un considerevole incremento di pubblico rispetto agli anni precedenti, riuscendo a coniugare il coinvolgimento dei residenti e la partecipazione dei visitatori.
Gli spettatori paganti sono aumentati del 36% in confronto con la media del triennio precedente. Il Teatro Poliziano ha registrato 4 sold out su 5 grazie soprattutto all’entusiasmo stimolato dall’opera Pollicino, mentre Piazza Grande è stata gremita per tutti e quattro gli appuntamenti previsti: oltre al Concerto di Chiusura, tradizionalmente l’evento più popolare, sono stati molto partecipati anche il Galà di Danza che vedeva impegnate tre diverse compagnie e il Concerto sinfonico-corale diretto sempre da Roland Böer. C’è stato un ottimo riscontro per le performance pomeridiane e per i più raccolti concerti cameristici, mentre ha suscitato una curiosità diffusa la mostra Reincarnazioni, con le sculture di Gianni Fanello dislocate per il centro storico poliziano ad attrarre appassionati, turisti e passanti. Impennata anche tra gli accrediti stampa che si sono moltiplicati rispetto alla pur gratificante edizione 2015, rinnovando così l’interesse dei media nazionali ed internazionali per la manifestazione.
Per 16 giornate si sono susseguiti a Montepulciano e nella Valdichiana senese 55 spettacoli, oltre ai numerosi concerti estemporanei improvvisati dagli oltre 400 artisti impegnati nelle diverse produzioni. Tutte le esecuzioni sono state ispirate al tema portante “Natura e Tecnologia”.
Per il 2017 è confermato il direttore artistico Roland Böer che sta già lavorando alla prossima edizione, dedicata invece a “Contemplazione ed estasi”. Il maestro, sempre più acclamato dal pubblico del Cantiere, illustra la sua linea programmatica: “La contemplazione si traduce nel domandarci di cosa abbiamo bisogno di sentirci felici. Viviamo in un mondo di lusso e superficialità, di cose non importanti, ma credo che in realtà basti poco per sentirsi soddisfatti. L’estasi sarà rappresentata in molti modi, ci sarà la musica, la danza, ma è anche un’estasi spirituale, identificabile in un nuovo sentimento di consapevolezza e responsabilità”.
Intanto Böer incassa i successi e i riconoscimenti appena ottenuti: “È stata un’edizione molto ricca e gratificante, un’atmosfera veramente entusiasta, abbiamo avuto un ottimo riscontro di pubblico e stampa. Il Cantiere un evento davvero speciale: ricorderò sempre quando il sovraintendente dell’opera di Strasburgo mi chiese come avevo fatto a portare qui Keith Warner, uno dei registi d’opera più costosi del mondo; io gli risposi che il segreto stava nel fatto che non lo pagavo. È venuto qui di sua iniziativa, per amore dell’arte”.
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