Sono sempre di più i cani vaganti per i quali viene richiesto l’intervento di cattura da parte dei residenti in Valdichiana Nel corso del 2015 sono stati oltre trecento i cani per i quali i cittadini hanno deciso di chiamare, preoccupati delle sorti degli animali visti girovagare per le strade senza proprietario. A lanciare l’allarme richiamando i cittadini all’obbligo di detenere i propri cani in condizioni di “controllo” è Ettore Barneschi, Direttore di Unità Operativa della disciplina della Sanità animale.
La norma Regionale Toscana sulla tutela degli animali d’affezione, una delle più avanzate d’Italia, non elimina l’obbligo da parte dei proprietari, di tenere i cani in spazi recintati e, se portati in spazi pubblici, di essere tenuti a guinzaglio ed in certi casi anche con la museruola inserita.
“Il problema – riferisce Barneschi diventa considerevole per diversi motivi; in primo luogo per il pericolo che i cani che vagano in libertà su spazi e strade pubbliche possono determinare, incidenti, morsicature ecc… con evidenti ricadute anche di natura penale sui proprietari; inoltre l’intervento dell’accalappiacani porta con se un costo ed un impegno che ricade in parte sulle amministrazioni comunali ed in parte sugli stessi proprietari, che talvolta in modo improvvido, si lamentano in quanto ritengono che il cane sarebbe comunque tornato presso l’abitazione e trovano troppo tempestivo l’intervento. Nulla di più sbagliato – sottolinea il responsabile dell’Unità Operativa della disciplina della Sanità animale – e faccio riferimento al rispetto delle norme del vivere civile ed a una attenzione maggiore per una giusta e corretta detenzione responsabile dei cani che devono sempre, in qualsiasi ora del giorno e della notte essere tenuti in condizioni di detenzione sicura e controllata, sia se all’interno della privata proprietà che in un luogo pubblico.”
Una quota degli animali catturati resta comunque senza proprietario rintracciabile in quanto non identificati e non rivendicati, andando ad alimentare il deprecabile fenomeno del “randagismo” che stenta a scomparire.
Anche per queste ragioni è stato deciso di attivare da alcuni mesi, e l’azione proseguirà nel 2016, controlli straordinari del Servizio Veterinario, anche in collaborazione con la polizia municipale, presso le abitazioni per verificare che i cani siano identificati tramite microchip ed iscritti all’anagrafe canina; in caso di inadempienze la sanzione di euro 206 circa che all’atto del controllo viene immediatamente comminata.