La difesa del suolo è una partita in cui ognuno deve giocare la sua parte. E si vince solo facendo squadra. E’ il senso del Protocollo d’intesa che hanno firmato oggi Regione Toscana, Anci e Anbi e naturalmente anche il Consorzio 2 Alto Valdarno per quanto riguarda il territorio di competenza. L’accordo arriva in contemporanea all’approvazione del Documento operativo sulla difesa del suolo (Dods) che segna il nuovo approccio toscano al tema della mitigazione del rischio idraulico programmando 200 interventi per 195 milioni di euro dal 2016 al 2018.
E’ in questo ambito che ciascuno dei tre soggetti in campo, Regione, Anci e Anbi, avrà il proprio compito, con l’obiettivo di portare a casa un risultato unico in tutta la Toscana: ottenere una mitigazione del rischio, ridurre i danni e quindi avere maggiore sicurezza per le popolazioni e migliorare gli ecosistemi fluviali.
«Il Protocollo che abbiamo firmato anche noi come Consorzio 2 Alto Valdarno – spiega il presidente, Paolo Tamburini, presente all’atto della firma – formalizza il sistema con il quale si darà attuazione a questi interventi quindi da un lato i Comuni che saranno soggetti attuatori, oltre che propositori, in virtù della conoscenza che hanno del loro territorio mentre da parte del nostro Consorzio di bonifica c’è un lavoro importante, cioè la predisposizione dei Piani di classifica, che consentiranno di estendere il contributo consortile a tutta la comunità secondo un principio di equità: tutti pagheranno, sulla base di criteri che faranno in modo che ciascuno paghi in maniera proporzionale al beneficio tratto dagli interventi. I soldi saranno reimpiegati per la sicurezza idraulica e per i lavori di manutenzione ordinari e straordinari. In questo modo i cittadini potranno toccare con mano dove i soldi verranno spesi. Dunque un grande lavoro di squadra che darà ricadute importanti per il territorio toscano». Con l’accordo fimato oggi i Consorzi di bonifica si impegnano a presentare le proposte dei piani di classifica alla Regione entro il 30 giugno 2016 e a garantire la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel rispetto delle convenzioni sottoscritte con la Regione Toscana.
Sempre più collaborazione tra enti e consorzio di bonifica. Continua il proficuo percorso che vede unito il Consorzio di bonifica alla Regione Toscana e in particolare ai comuni dei territori interessati. A partire dall’approvazione della legge 79 del 2012 e con il passaggio delle funzioni delle ex Province alla Regione, questo percorso ha creato un modello tecnico-operativo di grande efficacia ed efficienza, in grado di progettare e realizzare opere a difesa del territorio in maniera rapida e trasparente.
Cosa sono i Piani di classifica. Sono lo strumento che definisce ed individua il beneficio che ogni immobile trae dall’attività del consorzio di bonifica. Nel Piano vengono mappati i territori definendo il maggiore o minore livello di rischio e quindi le relative attività del Consorzio. Il tributo di bonifica è quindi calcolato ripartendo i costi del Consorzio sulla base del beneficio goduto dall’immobile.
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