La mamma dei cretini e degli imbecilli è sempre in cinta, recita un detto. Ma probabilmente si trova in buona compagnia. Ci sono infatti anche altre mamme in perenne stato interessante. Sicuramente quelle degli scellerati che puntualmente, in concomitanza con l’apertura delle prove dei cani si divertono a spargere esche avvelenate nei boschi o nelle campagne. E non solo, visto che è già capitato di trovare polpette avvelenate nei parchi cittadini.
E’ da martedi mattina che nella zona di Partini sono comparsi alcuni cartelli di compensato con una scritta in lampostil: “ATTENZIONE BOCCONI AVVELENATI”. Chi li abbia messi non è dato da sapere ed è azzardato fare delle ipotesi. E poi, saranno veritieri? Se lo sono chiesti in molti. E perché mettere esche avvelenate e poi segnalare il pericolo con dei cartelli? Poteva essere uno scherzo di cattivo gusto, fatto da qualche buontempone ai cacciatori che abitualmente si recano nella zona. Oppure opera di altri cacciatori “gelosi”, che considerano proprietà privata quel territorio. Chissa?
Fatto sta che è sempre meglio non rischiare e cambiare zona, hanno pensato stamattina alcuni cacciatori.
Ed è così che tre amici sono risaliti in macchina in direzione di Castiglion Maggio, versante boschivo opposto a quello dei cartelli, che si raggiunge percorrendo la strada che da Castiglion Fiorentino sale verso Mammi.
Una volta raggiunto il luogo e scesi i cani, i tre amici hanno iniziato a risalire il pendio alla ricerca di qualche fagiano, sino a quando uno dei tre ha notato che uno dei cani, uno springer spaniel inglese, stava mangiando qualche cosa. Sono subito corsi per vedere di cosa si trattasse e, memori dei cartelli, fermarlo. Ma era tardi. In terra, oramai, c’erano rimasti solo i resti di quella che doveva essere una classica polpetta confezionata con carne macinata, salciccia e … chissà cos’altro.
Inevitabile la corsa dal veterinario. Il cane, fortunatamente, al momento sta bene, ma bisognerà tenerlo in osservazione per alcuni giorni. Ci sono infatti alcuni veleni in grado di evidenziare la propria sintomatologia e relativi danni anche dopo una settimana. Inoltre, in questi giorni ed in particolare ieri, ha piovuto molto nella zona ed è probabile che l’acqua abbia “lavato” l’esca attenuando gli effetti del suo contenuto.
Del caso se ne sta occupando ora la Polizia Venatoria Provinciale ha cui è stato immediatamente segnalato il caso e consegnato parte del materiale incriminato, per essere poi analizzato all’Istituto Zooprofilattico. Ci vorranno alcuni giorni per avere il responso delle analisi.
Le guardie venatorie, intanto, nei prossimi giorni effettueranno dei sopralluoghi nella zona per cercare di fare una difficile se non impossibile bonifica e, se del caso, provvedere ad una cartellatura ufficiale. Immancabile anche la denuncia ai Carabinieri di Castiglion Fiorentino da parte del proprietario del cane.
In attesa di chiarire la vicenda, si consigliano gli appassionati cinofili, ma anche chi è abituato a frequentare la zona per passeggiate in compagnia del proprio cane, di scegliere mete alternative.
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