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Bilancio sociale di LFI: sicurezza, responsabilità e trasparenza

Il Gruppo Lfi Spa ha approvato il suo Bilancio Sociale, strumento sinonimo di trasparenza ed etica, elaborato dall’azienda nel rispetto della norma SA8000. Il Bilancio Sociale 2015 è stato redatto in seguito all’approvazione del Bilancio di Esercizio del Gruppo Lfi Spa e della sua partecipata Tft Spa e si rivolge ai cosiddetti stakeholder, ovvero le categorie di persone con cui l’azienda si relaziona quotidianamente. Una sorta di rendiconto sociale, quindi, di ciò che è stato fatto e di ciò che è in programma di fare.

 

I contenuti del documento dettagliano, infatti, tutte le attività che vengono sviluppate nel corso dell’anno e gli obiettivi fissati dall’azienda, a partire dall’impegno per la politica della qualità della sicurezza e della responsabilità sociale, la quale è centrale in ogni tipo di scelta.

“Lo strumento del Bilancio Sociale certifica il nostro profilo etico – commenta il presidente di Lfi Spa, Maurizio Seri – non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità con cui ci confrontiamo quotidianamente attraverso l’erogazione dei nostri servizi ferroviari. Il Gruppo Lfi considera la qualità del servizio e i principi della responsabilità sociale come valori fondamentali, soprattutto per il territorio in cui opera. Per questa ragione abbiamo scelto, volontariamente, di ispirare tutte le nostre scelte alla conformità alle norme ISO 9001, SA8000 e OHSAS 18001, oltre che dotarsi del Sistema 231/2001, che ci ha recentemente portato all’approvazione del nostro Codice Etico”.

Il Bilancio Sociale illustra, tra le varie voci, anche il Piano Industriale 2015-17 a cui l’azienda sta lavorando per un investimento complessivo di 31,8 milioni di euro, finanziati per circa 24 milioni di euro da contributi della Regione Toscana e per la differenza con le risorse aziendali.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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