Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cortona ha esaminato i conti relativi al primo semestre 2012: ne emerge un quadro complessivo soddisfacente, in relazione al contesto socio economico in cui è maturato. Sentiamo la voce del Presidente Giulio Burbi e del Direttore Roberto Calzini.
Presidente ci racconti questo primo semestre del 2012
Molto volentieri. La Banca sta marciando nel rispetto delle linee tratteggiate dal Piano strategico e della propria missione di Banca Popolare del territorio, tesa al soddisfacimento della Clientela, alla gratificazione dei Soci e allo sviluppo economico e sociale delle comunità che risiedono ed operano nel territorio presidiato.
Tra tutti i dati quello che ci rende più orgogliosi è proprio la crescita del numero dei Soci: il numero complessivo è arrivato a 2.346 con un incremento netto nel semestre di 59.
Quello che la gente percepisce è che molte realtà economiche e le Famiglie stiano vivendo un momento molto pesante, dal suo osservatorio quali elementi di valutazione può fornire
Obiettivamente le difficoltà ci sono: stanno nei numeri, e l’incremento dei crediti deteriorati che ha colpito tutto il sistema bancario e dal quale anche la nostra banca non è indenne, è l’oggettivazione di questo momento di disagio. Tuttavia l’errore più grande che possiamo fare è smettere di credere nella possibilità concreta di potercela fare. La nostra Banca sta facendo tutto quello che è possibile: ha continuato ad erogare credito a sostegno di Imprese e Famiglie, ha tenuto fermo il costo dei servizi e contenuto al massimo l’aumento del costo del denaro, ha sostenuto con maggiore forza e impiego di risorse le attività di volontariato, cultura, sport, utili al territorio.
Direttore, quali sono i numeri di questo primo semestre.
Vorrei partire da due grandezze: l’utile netto passa da 368 a 607 mila euro, con un incremento del 64,9% e il patrimonio netto passa da 29.497 a 29.814 mila euro con un incremento del 1,1%. Sono risultati maturati in un contesto difficile e quindi ancora più soddisfacenti. Gli impieghi alla Clientela crescono nel semestre del 3,70% a riprova della nostra strategia di non tagliare il credito alle imprese e alle Famiglie del nostro territorio; anche la raccolta diretta cresce dell’1% nei primi sei mesi, mentre la raccolta indiretta è sostanzialmente stabile. Crescono purtroppo anche i crediti deteriorati, + 2,62% e quindi anche gli accantonamenti a conto economico a presidio del rischio di credito, + 28,9%. Tutti i margini del conto economico sono in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2011: margine di interesse + 9,71%, margine di intermediazione + 13,22%. In crescita anche i costi operativi, + 4,75%.
Per il fine anno è possibile formulare delle ipotesi?
I nostri modelli previsionali ci danno delle indicazioni positive, ma sarebbe incauto parlarne. Di sicuro posso dire che ci impegneremo su tutti i fronti, per mantenere il sostegno al nostro territorio e portare il giusto valore ai nostri Soci e soddisfazione ai nostri Clienti. Auspichiamo che il contesto generale possa, se pur lentamente, migliorare: credo fermamente che ci si possa fare. Ciascuno deve fare la sua parte. La Banca, per quanto nella sua possibilità, lo sta già facendo.