“Scoppia la pace fra Asl8 e sistema delle farmacie pubbliche e private. Con l’accordo che abbiamo raggiunto i cittadini avranno a loro disposizione un sistema integrato che migliorerà sensibilmente i servizi a loro disposizione” Lo ha detto Enrico Desideri (direttore generale della Asl8) annunciando la firma di un accordo con Federfarma (private) e Cispel (pubbliche), le organizzazioni che rappresentano le 110 farmacie aperte nella nostra provincia.
“Sempre più – ha spiegato Roberto Giotti di Federfarma – le nostre strutture, che vedono ogni giorni l’accesso di decine di migliaia di utenti, possono rappresentare il fronte avanzato del sistema sanitario verso la popolazione, specie in quelle aree più lontane dai servizi centrali della Asl: si pensi ai piccoli paesi, si pensi agli orari che noi possiamo garantire per soddisfare tutta una serie di servizi”.
Arezzo rappresenta l’esperienza più avanzata di collaborazione fra Aziende sanitarie e farmacie: un modello al quale si stanno ispirando anche le nuove linee guida nazionali.
Già da anni le farmacie gestiscono le prenotazioni Cup e la riscossione dei ticket, ma anche la distribuzione di una serie di presidi sanitari. Adesso con il nuovo accordo, che potremmo definire come si dice oggi un “accordo 2.0”, si guarda con forza alla sempre più diffusa digitalizzazione dei sistemi che nel tempo sta conquistando grandi fasce di popolazione.
Ad esempio la carta sanitaria elettronica: oggi solo il 54% degli aretini l’ha attivata (e ciononostante la nostra è la provincia leader in toscana), ma su questo ci deve essere un impegno di tutti per aumentare rapidamente questo numero. L’utilità di questo strumento è enorme.
In gran parte delle farmacie saranno posizioni dei totem o dei pc ad esclusivo uso degli utenti per accedere con la propria carta sanitaria elettronica alla stampa immediata dei referti delle proprie analisi. Il tutto, se uno non può farlo da solo, con l’ausilio di personale della farmacia che sarà appositamente formato. E questo consentirà a tanti cittadini di comprendere che tutte queste operazioni si possono fare anche da casa, evitando così spostamenti a volte non necessari.
Dalle farmacie si potrà direttamente o con l’ausilio degli operatori, disdire una visita, o conoscere la propria fascia di reddito.
In somma, una rete importante, disseminata sul territorio in modo capillare, per assistere i cittadini. Le farmacie si sono dette disponibili anche ad ampliare quella azione professionale di controllo sulle politiche di promozione della salute, di controllo del buon uso del farmaco, e in certe condizioni, anche di consegna a domicilio per certe categorie, dei farmaci stessi. Oggi molti gran parte di questi farmaci sono consegnati direttamente dalla Asl con più sistemi: le farmacie possono entrare in questo sistema, sempre nell’ottica di migliorare il servizio agli utenti e di aumentare il controllo soprattutto di tipo sanitario.