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ArcheoFest a Chianciano Terme

Si chiama ArcheoFest ed è il primo festival nazionale dedicato all’archeologia. “Coinvolgerà l’intero territorio e contribuirà alla valorizzazione ed alla promozione del prezioso patrimonio archeologico e culturale di quest’area”.  Con questo intento il sindaco del Comune di Chianciano Terme, Gabriella Ferranti, ha dato il benvenuto al Comitato promotore del Festival Nazionale dell’Archeologia che si è insediato a Chianciano Terme nei giorni scorsi. 
“L’insieme del Museo, del laboratorio di restauro e di Villa Simoneschi, destinata a sede dell’ArcheoFest, devono diventare un punto di riferimento a livello regionale, ma anche nazionale” ha auspicato il presidente della Fondazione Musei Senesi Gianni Resti, a cui è seguito l’intervento del presidente della Fondazione Monte dei Paschi e di Vernice Progetti Culturali Gabriello Mancini che ha ricordato come, in tempi difficili come questi, investimenti oculati e di qualità sono le prerogative per ottenere finanziamenti. 
“Quella che presentiamo è una scommessa, una sfida, un’iniziativa concreta per il rilancio di questo territorio dove tutti siamo chiamati a partecipare attivamente. Stiamo esplorando percorsi  nuovi, forse azzardati, ma ogni tanto è necessario discostarsi da approdi e risultati certi e sicuri, per evitare di fossilizzarsi, e sperimentare cose nuove, come questa, in cui crediamo fermamente”, ha quindi concluso Mancini.
I contenuti dell’ArcheoFest sono stati poi illustrati da Luigi Di Corato, direttore della Fondazione Musei Senesi, specificando dettagli e tempistiche.
Dal prossimo mese di giugno e fino ad ottobre, infatti, sarà il territorio della provincia di Siena ad ospitare una serie di iniziative tese a valorizzare il mondo dell’archeologia. La manifestazione avrà come baricentro Chianciano Terme, ma si articolerà attraverso un ricco calendario di eventi che coinvolgerà tutta la Val di Chiana, fino a raggiungere l’intera provincia di Siena. 
Il tema su cui si focalizzerà questa prima edizione sarà l’acqua nel suo stretto rapporto con il paesaggio, l’abitare, il viaggio, il benessere e il sacro.Mostre temporanee, convegni, conferenze, seminari, rappresentazioni teatrali, musicali e cinematografiche legate a temi dell’antichità, ricostruzioni e rievocazioni reali e virtuali, scavi e scavi simulati, spazi dedicati alla tecnologia applicata all’archeologia, laboratori educativi per adulti e ragazzi sull’arte e sulla vita quotidiana nell’antichità, eventi legati alla storia del cibo e del vino, ma anche alla storia della bellezza e della salute, editoria, promozione del volontariato archeologico saranno gli strumenti con cui verrà costruito il festival.
E non è un caso che nasca a Chianciano Terme, dove il nuovo polo archeologico – composto da Museo Civico, Laboratorio di restauro e dagli spazi appena restaurati della Villa e del Giardino Simoneschi – si pone come centro di interesse nazionale all’interno di un territorio, la Val di Chiana e la provincia di Siena, tra i più ricchi al mondo di testimonianze archeologiche di ogni tipo. Oltre a Chianciano, sono ben 15 i musei civici archeologici senesi che quotidianamente contribuiscono in maniera determinante alla conoscenza dei magnifici tesori delle terre di Siena.
Realizzato da Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Vernice Progetti Culturali, l’ArcheoFest ha il coordinamento scientifico di Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Università degli Studi di Siena, Regione Toscana, Provincia di Siena e Comune di Chianciano Terme e la partecipazione dei Comuni di Cetona, Chiusi, Montepulciano, Sarteano, Trequanda, dell’Unione dei Comuni della Val di Chiana Senese e della Camera di Commercio di Siena
Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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