Ancora stop agli attingimenti per l’irrigazione
{rokbox title=| :: |}images/irrigazione.jpg{/rokbox}Non sono state sufficienti le piogge del 13 e del 14 scorsi a creare le condizioni per far cessare ogni limite al prelievo di acque ai fini irrigui. Dopo gli esiti della riunione del gruppo di lavoro composto da tecnici della Provincia, di Arpat e Arsia – infatti – il Presidente della Provincia ha confermato, con ordinanza, la proroga dei termini del provvedimento di sospensione dei prelievi idrici, concessioni e licenze di attingimento, in scadenza domani. La nuova ordinanza avrà vigore a partire dalle ore 00 del 19 agosto p.v. (giovedì) fino alle ore 24 del 31 agosto (martedì), con riferimento ai seguenti corsi d’acqua: torrente Ambra e suoi affluenti, Canale Maestro della Chiana e suoi affluenti, Fiume Tevere a monte dell’invaso di Montedoglio e suoi affluenti. Rimangono esclusi dalla presente sospensione: – le concessioni e le autorizzazioni di attingimento per usi idropotabili e/o civili nella loro totalità; – i prelievi da invasi e laghetti irrigui; – le concessioni e le autorizzazioni di attingimento con obbligo di rilascio; – le concessioni e le autorizzazioni di attingimento per usi termoelettrici; – le concessioni e le autorizzazioni di attingimento per l’abbeveraggio del bestiame; – i prelievi irrigui effettuati con attingimenti diretti, privi di sistemi di raccolta o deposito intermedi, che alimentino irrigatori ad alta efficienza (a goccia, microirrigatori a spruzzo statici o dinamici, microgetti o simili). Nel frattempo, proseguirà l’attività di monitoraggio, con particolare attenzione rivolta sul Canale Maestro della Chiana, dove è stato rilevato il perdurare di una situazione di criticità dei livelli qualitativi, con superamenti dei limiti di criticità dell’ammoniaca, del fosforo e dell’azoto in corrispondenza dei Ponti di Cortona e di Ponte a Brolio. Nei confronti dei titolari di autorizzazioni di attingimento e di concessioni di derivazione che non osservino le disposizioni della presente ordinanza saranno applicate sanzioni da 300 a 30.000 euro.