Il Consorzio gestirà l’acqua dell’invaso di Montedoglio per l’irrigazione in agricoltura. Lo stabilisce la convenzione firmata nei giorni scorsi dalla Regione e dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e interesserà i Distretti 1, 21 e 7 in provincia di Arezzo, e i distretti n. 42-43 in provincia di Siena. Per il presidente Paolo Tamburini è « Positiva la sottoscrizione di una convenzione con cui la Regione Toscana dà in consegna al Consorzio i distretti irrigui che riguarda nello specifico l’utilizzazione per uso irriguo dell’acqua di Montedoglio e che fa il pari con altre convenzioni che abbiamo stipulato con la stessa Regione sia per le manutenzioni dei corsi d’acqua di seconda e terza categoria.
Uno stringente rapporto con la Regione che vede produrre una collaborazione che ha effetti positivi sul territorio e sulla qualità della vita dei cittadini».
La convenzione prevede che il Consorzio provveda alla distribuzione dell’acqua ad uso irriguo e alla manutenzione ordinaria delle strutture irrigue affidate in gestione. Il Consorzio deve garantire la piena funzionalità di tutte le opere irrigue attive.
Non soltanto prevenzione, ma anche gestione dell’acqua. Dunque il Consorzio non si occupa soltanto di difesa del territorio dal rischio idraulico e di manutenzione del reticolo idrografico, ma anche di valorizzazione dell’agricoltura senese e aretina. Il Consorzio di bonifica ha in gestione 4 distretti attivi (il Distretto 1, zona nord del comune di Arezzo, quello 21 per la zona sud del comune di Arezzo e i comuni di Monte San Savino e Civitella in Val di Chiana, il 7 del comune di Castiglion Fiorentino e appunto il 42/43) per un lavoro che garantisce acqua di qualità a tutti gli agricoltori delle varie vallate e offre una valida risposta al grande caldo e al paventato rischio di siccità per le colture.
Tecnologia 2.0 per irrigare i campi. Per la gestione dell’acqua, il Consorzio di avvale di tecnologia di avanguardia con sistemi di telecontrollo che consentono di monitorare da remoto (quindi smartphone, tablet e pc) il funzionamento della rete e i vari prelievi irrigui, nonché di comandare a distanza le valvole sezionatrici delle condotte principali. Tutto questo è possibile grazie a una serie di centraline sparse nei campi che rilevano umidità, temperatura esterna e della terra e altri dati utili a capire quanta necessità reale di acqua abbia quella data coltura in quel dato terreno in quella data situazione. I tecnici del Consorzio così sono in grado di limitare o aprire l’accesso all’irrigazione all’agricoltore che ne necessiti.
Acqua motore dello sviluppo agricolo. Come ricordato anche in occasione di Expo 2015 e della recente Settimana della Bonifica, l’acqua è motore della vita e dell’economia, quella agricola in particolare. In particolare quando l’acqua è di alta qualità come quella di Montedoglio e le produzioni agricole possono puntare all’eccellenza. L’acqua dell’invaso di Montedoglio, la cui distribuzione è affidata al Consorzio, rappresenta l’elemento fondamentale di quella green economy, la vera scommessa per il futuro dell’agricoltura. «Montedoglio –commentato il presidente del Consorzio Paolo Tamburini – rappresenta una opportunità straordinaria lo sviluppo di una agricoltura di qualità nei prossimi anni. Fornire l’acqua dell’invaso alle aziende agricole, garantire un regolare deflusso delle acque, contribuire alla sicurezza ambientale è il contributo del Consorzio sulla qualità di tutte le filiere agricole, dall’ortofrutta, al florovivaismo, alla zootecnia».
Distretti irrigui per una agricoltura di eccellenza. Montedoglio elemento fondamentale per i distretti irrigui. «Lavoriamo sui distretti irrigui – continua Tamburini – perché crediamo in una sfida nella quale mettiamo il nostro contributo, che una agricoltura di qualità possa valorizzare i nostri territori anche da un punto di vista economico. E usare l’acqua di Montedoglio è un vantaggio sia in termini di qualità, sia in termini di difesa ambientale dal momento che non sarebbero più utilizzati i numerosi pozzi presenti, specialmente in Valdichiana dove ne sono stati contati qualcosa come 30/40mila».
Come aderire. Le aziende agricole in possesso di terreni che si trovano all’interno dei distretti irrigui e interessate all’uso dell’acqua per uso irriguo possono fare domanda di concessione direttamente dal sito internet del Consorzio nella pagina dedicata alla campagna irrigua (http://www.cbaltovaldarno.it/default.asp?options=bandi&ctgbnd_id=2&bnd_id=25) dove è possibile scaricare le specifiche e le informazioni sul del servizio, il modulo per la domanda e tutta la documentazione necessaria.
Arezzo, 9 giugno 2016 C.s. 16