43002, basterà mandare un sms a questo numero e potranno essere denunciati lo spaccio di stupefacenti o atti di bullismo a scuola. Il servizio è gratuito ed è stato attivato lo scorso 27 ottobre dal Ministero dell’Interno. L’Amministrazione Comunale plaude all’iniziativa e si fa promotrice del servizio che può favorire anche la denuncia anonima.
Indirizzando un breve messaggio al numero 43002, indicando nel testo Arezzo, potranno essere denunciati abusi nel nostro territorio. Il nuovo servizio, già attivo, non vuole sostituire quello classico ma, al contrario, fare in modo che il rapporto sia impegnativo in modo diverso rispetto alla chiamata al 112 o al 113. E se le segnalazioni aiuteranno le forze dell’ordine ad intervenire e stroncare gli abusi, i giovani avranno uno strumento in più da utilizzare nei momenti di difficoltà. Un tempo un noto spot pubblicitario recitava “una telefonata ti allunga la vita”, oggi quella telefonata si è trasformata un sms, un modo più immediato, più semplice per poter interagire con il mondo esterno e chiedere così aiuto senza timori. Il servizio, infatti, come detto, oltre a essere gratuito garantisce tutte le modalità di protezione.
Al fine di mettere in atto una divulgazione precisa e capillare in tutto il territorio il sindaco Mario Agnelli chiede la massima collaborazione alle associazioni sia di volontariato che di categoria affinchè il numero venga diramato attraverso i propri canali di comunicazione. “È indispensabile che ognuno per la sua parte dia la massima disponibilità per diffondere l’utilizzo del sistema. Per questo motivo ci rivolgeremo anche a tutti i plessi scolastici perchè è opportuno che l’informazione sia capillare. Solo unendo le forze potremo combattere alcuni fenomeni, come lo spaccio e il bullismo, che sempre più coinvolgono i nostri giovani” dichiara Agnelli.
Il fenomeno del bullismo, secondo recenti sondaggi, colpisce più ragazzi di quanto si possa pensare. Sembra, infatti, che questo fenomeno di prevaricazione e disagio tocchi, seppur con ruoli diversi, fino a un bambino su tre. Il problema riguarda in particolare bambini e adolescenti nelle fasce di età comprese tra i7-8 anni e i 14-16 anni, ossia scuole elementari e gli anni a cavallo tra le scuole medie inferiori e superiori.
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