Prendendo spunto da sei Storie d’arte e di misfatti, ovvero sei indagini, relative a recuperi d’opere d’arte, compiute dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, sono stati realizzati altrettanti racconti a fumetti, sceneggiati da Silvano Mezzavilla e disegnati da Giancarlo Alessandrini, Sara Colaone, Marco Corona, Giuseppe Palumbo, Maurizio Ribichini, Fabio Visintin.
Nella Mostra, cura da Barcucci con allestimenti di Cinzia Leone, l’arte del fumetto verrà affiancata alle arti tradizionali, rappresentate dalle sei opere recuperate dai Carabinieri, ovvero un reperto votivo d’era precristiana, un mosaico catacombale, un volume bodoniano, dipinti autentici e falsi d’autore.
Paolo Barcucci, co-fondatore degli Editori del Grifo e dell’Editrice Le Balze nonché della rivista “Il Grifo”, è un profondo conoscitore del mondo dei fumetti. La mostra scaturisce da un’idea di Legambiente, che da anni si occupa di monitorare, con il contributo delle Forze dell’Ordine, il traffico illecito di opere d’arte e mira alla sensibilizzazione e informazione sul fenomeno delle Archeomafie, attraverso la promozione della Nona Arte, ovvero il Fumetto. I racconti che compongono Storie d’arte e di misfatti sono: L’Offerta (disegni di Sara Colaone), in cui un piccolo vaso, creato da un bimbo migliaia di anni fa, viene salvato dalla distruzione; Fiori finti (disegni di Maurizio Ribichini) ambientato a Porta Portese, tra oggetti di vero antiquariato e falsi dipinti di Giacomo Balla; Ex libris (disegni di Fabio Visintin), con protagonista un bibliofilo che alimenta il vizio del gioco rubando libri antichi; Reperti (disegni di Giancarlo Alessandrini) in cui è descritto il recupero di un mosaico romano del IV – III secolo; Colori nel buio (disegni di Marco Corona) che narra di un infermiere di un nosocomio romano, abile nel realizzare falsi di Mario Schifano; Una Sacra Famiglia (disegni di Giuseppe Palumbo) dove dipinti di anonimi pittori vengono attribuiti a grandi Maestri del passato, da critici d’arte collusi con la malavita, in modo di aumentarne immensamente il valore.
Archeomafia è la parola coniata da Legambiente all’inizio degli anni ’90 per definire l’attività illegale della criminalità organizzata nell’ambito dei beni culturali. Nel solo 2009 i furti d’arte in Italia sono stati 882 per 13.224 oggetti trafugati. 1.264 sono state le persone indagate di cui 44 quelle arrestate. Grazie all’attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, sono stati recuperati 55.584 reperti archeologici, provenienti da scavi clandestini, e 19.043 oggetti d’arte rubati.
Il libro pubblicato per l’occasione per i tipi di Francesco Coniglio Editore è a cura di Paolo Barcucci con testi di Silvano Mezzavilla, Paolo Barcucci e Alessandro Ruggieri.