La tesi di laurea del chiancianese Brando Mazzolai “L’evoluzione del principio di legalità nel pensiero di Piero Calamandrei”, discussa alla facoltà di Giurisprudenza di Siena con la Professoressa Elena Bindi, è risultata vincitrice nella sezione apposita del IX Premio Giacomo Matteotti, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo italiano. Il giovane Mazzolai ha costruito gran parte del suo lavoro sui materiali custoditi nell’Archivio Calamandrei di Montepulciano, contribuendo così in modo significativo ed efficace alla sua valorizzazione.
La ricerca è stata una prosecuzione della prima tesi di Mazzolai su “Calamandrei e la fede nel diritto” ed ha consentito di recuperare testi inediti degli anni ’43-’44, particolarmente significativi nella fondazione della nuova legalità repubblicana alla base dell’impegno di Calamandrei come costituente. Gli stessi testi sono stati poi pubblicati da Laterza (“Non c’è libertà senza legalità”) e nel volume curato da Guido Alpa per il Consiglio nazionale forense (“Giustizia e politica”).
Una rappresentanza della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei”, istituzione del Comune di Montepulciano, era presente alla premiazione che si è svolta a Roma, nella sala stampa della Presidenza del Consiglio martedì mattina 16 ottobre.
Nel presentare i premiati, tra cui la scrittrice Melania Mazzucco per l’opera letteraria Limbo, il consigliere Garofalo e il professor Sabbatini, membro della giuria, hanno particolarmente segnalato il lavoro del giovane Brando Mazzolai, unico premiato nella sezione delle tesi universitarie, congratulandosi per la maturità mostrata nello studio degli ideali fondanti della nostra Repubblica, ed hanno fatto riferimento all’importanza della figura del giurista e costituzionalista Piero Calamandrei, impegnato già negli anni Venti nella difesa degli ideali di Giacomo Matteotti.
Brando Mazzolai, dopo aver ringraziato la giuria e l’archivio di Montepulciano per l’accesso ai documenti e l’assistenza ricevuta nella sua ricerca, soprattutto dalla Presidente Silvia Calamandrei e dall’archivista Francesca Cenni, ha ricordato la battaglia eroica di Giacomo Matteotti nel denunciare il fascismo e tutti coloro che continuano a battersi oggi anche a rischio della vita per gli ideali di giustizia libertà ed eguaglianza, come Falcone e Borsellino.
La tesi riceverà l’onore della pubblicazione da parte della Presidenza del Consiglio.