Si avvia a conclusione la mostra “Gli Etruschi Maestri di Scrittura” al MAEC. L’esposizione è nata da un progetto condiviso tra Museo del Louvre, il Museo Henri Prades di Lattes – Montpellier e il MAEC di Cortona ed ha segnato l’estate di Cortona e dell’Archeologia Italiana, che chiuderà domenica 11 settembre 2016.
Il tema della scrittura etrusca, misteriosa ed affascinante e ancora poco conosciuta, per la prima volta è stato affrontato in maniera approfondita e ricca, grazie ad una mostra che ha portato a Cortona tutti i testi più lunghi ed importanti di lingua etrusca.
La diffusione della scrittura etrusca è un tema che ci parla di una lingua, di un popolo e di una cultura attraverso conquiste, commerci, idee, storie che hanno avuto luogo in
tutto il bacino del Mediterraneo fra il settimo e il primo secolo avanti Cristo.
La mostra, che si chiuderà domenica 11 settembre, ha una straordinaria valenza scientifica, ed è composta di alcune delle testimonianze più importanti dell’epigrafia etrusca, dalla Mummia di Zagabria alle lamine di Pyrgi fino alla Tabula cortonensis, terzo più lungo testo etrusco esistente. Oggetti che raccontano di una civilità che è alla base della nostra attuale cultura italiana, che per centinaia di anni ha rappresentato l’elemento civilizzato più avanzato d’Europa e che dialogava con il Medioriente, con l’Egitto dei Faraoni, con la Grecia e il Nordafrica.
La mostra “Etruschi Maestri di Scrittura” ha raccontato, anche grazie ad un imponente ricerca scientifica e ad un catalogo raffinato, i progressi negli studi
nella sintassi e nella grammatica, attraverso una rilettura e una nuova interpretazione di molti epigrafi e alcune novità assolute.
Qui si sono analizzati tutti gli aspetti della scrittura partendo dagli oggetti di uso quotidiano, di culto ma anche statue o atti che riguardano la sfera del rito o quella del sacro, dell’ambito funerario o quello giuridica.
Un altro aspetto importante della mostra è quello legato ai supporti e alle tecniche scrittorie, alle modalità di insegnamento e di trasmissione dell’alfabeto.
Spettacolare l’allestimento della mostra nelle sale di Palazzo Casali, che vuole trasformare il segno della scrittura etrusca in una forma d’arte, al limite del design, con una grafica innovativa e coinvolgente.