L’edizione 2011, che si chiuderà domenica 11 settembre, si sta rivelando una delle migliori degli ultimi anni e conferma il ruolo di Cortonantiquaria quale mostra “guida” per l’intero settore antiquario. In un momento economico così difficile nel quale numerose mostre antiquarie, anche in luoghi prestigiosi e città di grandi dimensioni, chiudono i battenti, Cortona riesce nuovamente a stupire offrendo risultati importanti sotto tutti i punti di vista, sia per il numero di visitatori che continua a mantenersi stabile, sia sotto il profilo della qualità degli espositori e dell’originalità delle proposte collaterali.
Cortonantiquaria, infatti, rappresenta da tempo l’appuntamento attorno al quale si apre la stagione autunnale, la più importante, per le esposizioni del mercato dell’arte e dell’antiquariato in Italia. La mostra oltre che essere la più vecchia d’Italia, quest’anno celebra la 49ma edizione, è anche quella che si sta rivelando il più importante contenitore di novità e tendenze per l’intero mercato. L’elemento di novità del 2011 è stato l’aggancio, realizzato con successo, tra l’antiquariato e l’arte contemporanea.
Un progetto ardito e mai realizzato prima in una mostra tradizionale come Cortonantiquaria.
Questo risultato è stato possibile grazie alla disponibilità di un grande artista come Jannis Kounellis (Premio Cortonantiquaria 2011), maestro dell’arte povera italiana, che proprio qui, all’interno del percorso espositivo della mostra ha realizzato un site-specific-project di grande impatto e spettacolarità. Con questa iniziativa si è realizzato fattivamente il collegamento tra i due settori che più di ogni altro rappresentano il cosiddetto “bene rifugio” di collezionisti ed investitori d’arte. Una unione che può rappresentare una vera svolta per l’intero mercato, e, in tal senso, gli apprezzamenti e l’attenzione ricevuti in queste settimane dall’operazione Kounellis a Cortona rappresentano una grande spinta in avanti per la mostra e per l’antiquariato in generale.
L’Arte del novecento e quella contemporanea, sono in grado di dare un contributo fondamentale e strategico anche al settore delle mostre antiquarie. Quando il livello qualitativo della proposta è alto ed è proposto con intelligenza gli amanti dell’arte si riuniscono sotto lo stesso “tetto”.
A Cortona si è sperimentato con successo un nuovo modo di fare mostra e di stimolare l’attenzione e l’interesse del pubblico e della critica. L’unione e la collaborazione tra Antiquariato ed Arte Contemporanea, infatti, come dimostrano tante autorevoli analisi economiche, può essere una grande opportunità per tutto il settore.
Secondo uno studio di Nomisma, per trovare l’identikit del collezionista italiano tiponon bisogna più cercare tra esperti o addetti ai lavori: l’opera d’arte ha perso il suo potere intimidatorio ed è entrata nelle case di chi la considera un elemento di prestigio, o nei caveau di chi, più concretamente, pensa che l’acquisto di un autore rappresenti un buon investimento.
E non è un caso che anche le banche offrano sempre più spesso servizi di consulenza per l’acquisto o la vendita di beni artistici. L’arte si conferma bene rifugio, anche perché, nonostante la crisi, il suo valore rimane pressoché invariato: il 48% delle opere di arte moderna ha mantenuto lo stesso prezzo dal 2009 al 2010.
Per quelle di arte contemporanea la percentuale scende al 31,2, però il 28,1% dei “capolavori” ha visto addirittura salire il proprio costo. Le risultanze dello studio sull’antiquariato in Italia, effettuato da Nomisma, supportano la tesi di un mercato dell’arte antica maturo, il cui valore complessivo può essere stimato in circa un miliardo di euro.
Se i mobili d’antiquariato presentano rendimenti bassi e rischi contenuti, gli oggetti d’arte antica (sculture, argenti e ceramiche) rappresentano un asset a sé stante, caratterizzato da un’elevata eterogeneità.
In Italia, si conferma ancora elevato l’interesse per le opere di alta qualità, anche se nel settore preoccupa lo scarso ricambio generazionale e il mancato ingresso sul mercato di nuovi investitori-collezionisti.
Il mercato antiquariale italiano risulta ancora sottile e frammentario, soprattutto se si pensa alla dimensione economica raggiunta dalle transazioni nel suo complesso (stimata per il 2010 in circa un miliardo di euro), rispetto ad altri settori dell’economia italiana (l’immobiliare, ad esempio, vale circa 110 miliardi di euro annui.
Ad oggi, un euro investito nominalmente in Italia nel 2006 in un campione rappresentativo di dipinti antichi e di mobili d’antiquariato risulterebbe alla fine del 2010 pari a 1,06 euro (a fronte di 2,30 per l’oro, 0,60 per l’azionario italiano e 0,98 per quello statunitense), mentre lo stesso investimento nei dipinti dell’Ottocento italiano e in oggetti d’arte (sculture, argenti e ceramiche) avrebbe garantito solo 0,64 euro e 0,71 euro.
Cortonantiquaria, in questo quadro economico, sta confermando tutta la sua vivacità commerciale, culturale e turistica e si prepara al grande appuntamento con il 2012 anno del 50mo anniversario, nel migliore dei modi.
Orari: Feriali: 10-13 15-20; Sabato e Domenica 10-20
Info 0575 630610