La Valdichiana senese reagisce con decisione alle voci ed alle indiscrezioni su un ipotetico piano generale di riordino della sanità in Toscana. Le notizie fin qui filtrate esclusivamente attraverso gli organi di informazione disegnano un pesante ridimensionamento dell’intero apparato della salute pubblica e l’alone di mistero che sembra circondare gli orientamenti della Giunta Regionale fa insorgere le Istituzioni, la politica e il sindacato.
A farsi interprete della contrarietà dei Sindaci del sud senese è Andrea Rossi, primo cittadino di Montepulciano e Presidente della Società della Salute della Valdichiana senese (nonché dell’Unione dei Comuni).
“Un paio di giorni fa abbiamo letto sui giornali che in Toscana dovranno essere tagliati 2.000 posti letto per risparmiare circa 350 milioni di Euro” afferma Rossi. “Una misura che – secondo successive indiscrezioni – avrà conseguenze pesanti sul 118, sui punti nascita etc. Ma anche questo lo abbiamo appreso dagli organi di stampa. Nessuno ha ritenuto di dover almeno informare i territori né, tanto meno, di doversi confrontare con le singole realtà. Manca totalmente il confronto istituzionale – tuona il Sindaco – e, adottando un metodo del genere, da un lato si calpesta il ruolo sancito dalla legge dei Sindaci come massime autorità sanitarie sul territorio e da un altro si disattende la legge regionale che attribuisce alle singole realtà territoriali la competenza come parte integrante della programmazione sanitaria”.
“Non entriamo nel merito delle scelte anche perché non ne conosciamo le motivazioni – afferma Rossi – siamo consapevoli del momento di estrema difficoltà che attraversa il nostro paese che produce pesanti incertezze ed esprimiamo grande preoccupazione per il futuro della sanità. Condanniamo però in maniera ferma il metodo adottato che snobba la condivisione ed il confronto, negando la fondamentale integrazione tra politiche sanitarie efficaci e realtà territoriali. Il confronto è indispensabile per comprendere la ratio delle scelte e le loro motivazioni”.
A Rossi fa eco Stefano Paolucci, coordinatore di zona del PD, il partito di maggioranza nell’area della Valdichiana senese. “La Giunta Regionale non ha ritenuto di doversi confrontare con le forze politiche, è una scelta di metodo che respingiamo con fermezza. Il caso della sanità in Toscana va ad aggiungersi ad altri esempi che dimostrano l’esistenza di forze centrifughe sempre più difficili da contenere. Si centralizza quando un’analisi dei modelli adottati sul territorio farebbe emergere una rete di servizi (istruzione, sanità, giustizia) che non solo contribuiscono ad innalzare la qualità della vita ma rappresentano un elemento di attrazione per i territori limitrofi. La quantità e la qualità dei servizi forniti ai cittadini residenti – prosegue Paolucci -, spesso derivante dall’impegno appassionato di chi vi lavora, offre garanzie agli abitanti, li lega alla propria terra, li fa sentire stabili. Temiamo che la corsa alla centralizzazione alla quale assistiamo preoccupati possa innescare una nuova fuga (come quella dalle campagne degli anni ’60 e ’70) che potrebbe impoverire terre che tutto il mondo ci invidia, provocando anche un pericoloso passo indietro della stabilità sociale raggiunta”.
Anche il sindacato assume una posizione fortemente critica verso le ipotesi di nuovo piano sanitario. “Apprendere dalla stampa che la rete dei punti nascita del sistema sanitario ospedaliero territoriale senese, e tra questi l’Ospedale di Montepulciano, è da tagliare ha creato un forte disorientamento non solo nelle istituzioni e tra i cittadini, ma anche tra gli addetti ai lavori” afferma il Dottor Marino Artusa, della Segreteria aziendale asl 7 dell’Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri.
“E’ evidente una carenza nei flussi di informazione che la Regione raccoglie dai territori, su questo punto sarà necessaria la costituzione di una unità di crisi istituzionale che sostenga le ragioni di un territorio che, in campo sanitario, ha raggiunto livelli di efficienza e qualità che devono essere difesi e modificati all’interno di una progettualità ben più dettagliata”.