Ha iniziato ad allenarsi a 5 anni e fin da subito ha capito che voleva fare l’atleta ma soprattutto che voleva partecipare alle Olimpiadi. Giulia Mazzini, una giovane atleta castiglionese specializzata nel salto in lungo e nella velocità che conta nel suo palmares tantissimi trofei, è stata ricevuta nei giorni scorsi dal sindaco Mario Agnelli e dal consigliere Sauro Bartolini per consegnarle un attestato di riconoscimento dopo l’ultimo trionfo, Campionessa Regionale nella velocità, che ha coronato una stagione piena di successi.
“Il mio mito è Fiona May” dice sorridendo. È timida ma quando scende in pista si trasforma in una “piccola” figlia del vento. Categoria Cadetti, certo, ma con buone prospettive per il futuro. Anche grazie al preparatore – osservatore atletico per la Nazionale Paolo Tenti.
Una trentina le gare disputate quest’anno tra le quali spicca per importanza il Meeting Nazionale Indoor tenutosi ad Ancona a Febbraio dove Giulia ha ottenuto il primo posto nel salto in lungo con 4.10 e il secondo posto nei 200 metri con 29,30. Nel Campionato Toscano a Lucca, mese di ottobre, ha ottenuto il miglior risultato della Toscana nel salto in lungo con 4.76 e primo posto nei 60 metri piani, 8,00. Successi nel Campionato Toscano Indoor a Firenze categoria ragazzi, prima nel salto in lungo 4,10 metri e prima nella velocità 60 metri piani con 8.40.
Chiusa la stagione sportiva Giulia sta già pensando al prossimo anno quando salirà nella categoria ragazzi. Nuove sfide, che Giulia ne siamo sicuri affronterà con diligenza e tanta passione.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…