In merito alle dichiarazioni del Consigliere Comunale Fabio Berti del gruppo Futuro per Cortona su Renaia vorrei comunicare la realtà dei fatti e non riscostruzioni fantasiose che creano solo disinformazione e confusione. Vorrei rassicurare che da parte mia e di tutta la Giunta non c’è nessun imbarazzo sulla vicenda Renaia ma anzi la netta volontà di portare avanti quello che abbiamo sempre detto in campagna elettorale: tutela della salute dei cittadini, non più energie alternative derivanti dalla combustione o che possano danneggiare il territorio a solo scopo speculativo.
Lo dimostrano i fatti.
Dopo il nostro insediamento e prima del provvedimento dirigenziale dell’Amministrazione Provinciale (n.62/EC2 del 24/09/14) proprio nell’ottica della tutela del nostro territorio, della salute dei nostri cittadini e senza sollecitazione alcuna, in particolare da parte del consigliere, ma in linea con la deliberazione consiliare di iniziativa popolare n.5 del 08/03/2013 (adottata molto prima della campagna elettorale) abbiamo chiesto un parere all’ASL8 per sapere se gli impianti della Renaia potevano essere assimilati a “industrie insalubri di primo grado” cosi da verificare la possibilità di una riconvocazione della conferenza dei servizi come già successo in altri territori della nostra Provincia.
Infatti non si può parlare di riapertura del procedimento poiché l’iter non si è mai interrotto e solo attraverso una riconvocazione della conferenza dei servizi, il Comune ed altri soggetti titolati possono incidere sullo stesso procedimento e su provvedimenti già adottati.
Dopo la risposta affermativa della ASL8 e con gli uffici al lavoro per fare gli opportuni passi, è arrivata la delibera della Provincia.
A quel punto non abbiamo perso tempo e abbiamo SUBITO emanato una delibera di Giunta in cui si autorizzava il Sindaco e gli uffici competenti ad individuare, senza indugio e per quanto di rispettiva competenza, ogni azione a tutela dell’Ente e della comunità amministrata rispetto agli effetti e conseguenze del provvedimento dirigenziale dell’Amministrazione Provinciale n.62/EC2 del 24 settembre 2014, sul quale, almeno a livello politico, si esprime sin da adesso contrarietà.
Il passo successivo è stato quello di inviare alla Provincia la richiesta di riapertura della Conferenza dei Servizi .
Nel frattempo, inoltre, per non lasciare nulla di intentato ci stiamo attivando per una tutela legale al fine di verificare la congruità di ogni singolo aspetto della vicenda.
Mi sembra che la nostra volontà sia piuttosto chiara e che ci siamo adoperati in questa circostanza senza tentennamenti a salvaguardia della nostra comunità e non in maniera strumentale. E’ evidente che, al contrario, la presa di posizione del Consigliere Berti, ha il solo obiettivo di attirare su di sé l’attenzione invece di condividere e apprezzare l’operato fin qui svolto dalla nuova Amministrazione che può vantare fatti (delibere di giunta e richieste alla Provincia) e non parole.
Infine una riflessione sulla trasparenza: se il nostro obiettivo fosse stato quello di non far conoscere le nostre intenzioni e nascondere qualcosa sarebbe stato sufficiente portare avanti i passi che le ho sopra descritto senza la Delibera di Giunta n. 79 del 02/10/14 perché essa non è strettamente necessaria ai fini del procedimento, ma è un deciso atto di indirizzo che si inserisce nel percorso anche politico di cui alla sopra citata deliberazione consiliare di iniziativa popolare.
Invece abbiamo agito in piena correttezza e lo abbiamo fatto, sapendo che sarebbe stata a breve pubblicata e resa disponibile a tutti i cittadini, proprio per dimostrare che ci stavamo muovendo senza indugio nella direzione da sempre palesata.
Ringrazio, comunque, il consigliere perché con il suo intervento ci ha dato la possibilità di spiegare meglio a tutti la nostra quotidiana azione politica che è rivolta sempre all’interesse dei cittadini e del territorio.
Però ci consenta il Consigliere Berti di respingere e non accettare, in maniera ferma decisa, ogni illazione circa l’impotenza e soprattutto connivenza – che altro non significherebbe se non consenso dato a un’azione disonesta senza parteciparvi attivamente – dell’Amministrazione Comunale.
Su queste parole, ovviamente, ci riserviamo anche di tutelarci nelle sedi opportune.
Tutti i documenti e gli atti di questa vicenda, depositati presso l’Amministrazione Provinciale procedente e le conferenze di servizi succedutesi, dimostrano come l’Amministrazione Comunale di Cortona, sin dall’avvio della procedura, avvenuta anni or sono, abbia agito sempre nel rispetto del principio di precauzione e a tutela dei cittadini
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Tutto giusto per carità, ma chi c'era a governare il Comune quando il progetto è nato? Ricordo mesi e mesi di comitati cittadini contro il progetto e ricordo anche che il Comune non era esattamente della loro stessa opinione... O era un altro Partito Democratico quello che ricordo?