{rokbox title=| :: foto: |}images/castiglionfiorentino.jpg{/rokbox}Il Comune di Castiglion Fiorentino sta lavorando alla realizzazione dell’intera stagione teatrale 2010-2011 assieme all’Associazione culturale Il Carro di Jan/ Il Teatro Possibile. Un solo teatro, tre spazi scenici diversi per tre progetti distinti e complementari. Questa l’originale idea che trasformerà un teatro all’italiana in teatro a pianta centrale e in uno spazio contemporaneo che mescolerà artisti famosi quali Lella Costa, Paolo Poli, Elio di Elio e Le Storie Tese, La Banda Osiris e Ugo Dighero, Ambra Angiolini e Piergiorgio Bellocchio con artisti emergenti e nuove realtà alla ricerca di talenti da proporre al pubblico.
La stagione si aprirà a metà novembre con un progetto basato sulle residenze teatrali, in collaborazione con Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Il Teatro Possibile – Sosta Palmizi: tre giorni di spettacoli con il teatro all’italiana trasformato a pianta centrale con prime serali, matinèe e incontri con gli artisti. Nel dettaglio, in prima nazionale tornerà a Castiglion Fiorentino la compagnia di teatro-circo contemporaneo El Grito con la prima nazionale “20 decibel”. Un’altra prima nazionale con il concerto-presentazione del disco di Andrea Chimenti “Tempesta di fiori” registrato proprio al teatro di Castiglion Fiorentino. Infine, il teatro-danza-circo dei 320 chili in “Quattro x ora”.
A dicembre, prenderà il via la stagione teatrale in abbonamento, curata da Fondazione Toscana Spettacolo e Il Teatro Possibile. L’apertura sarà con Lella Costa in “Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori”, con le musiche di Stefano Bollani: un monologo attorno al mito di Orfeo e Euridice, interpretato in base alla lettura data da Calvino della condizione femminile.
A gennaio, toccherà alla versione teatrale del film di Marco Bellocchio del 1965 “I Pugni in tasca”, con Ambra Angiolini che interpreta il ruolo di Paola Pitagora e PierGiorgio Bellocchio figlio del regista nel ruolo di Lou Castel.
A febbraio, Elio degli Elio e le Storie Tese affiancato da cinque musicisti riproporrà il “Gian Burrasca”, reso celebre da Rita Pavone negli anni ’60 in televisione. Le musiche sono di Nino Rota e la regia di Lina Wertmuller, che a suo tempo aveva curato anche la serie tv.
A marzo, “Italiani, Italieni, Italioti”, La Banda Osiris e Ugo Dighero, tra i protagonisti de “Un medico in famiglia”, porteranno in scena monologhi, canzoni, rime, ballate che raccontano e prendono in giro la faccia ipocrita dell’Italia. I testi sono di Michele Serra, le canzoni di Gaber e Dario Fo.
Infine ad aprile, arriverà Paolo Poli con “Le Fate (favole)”, uno spettacolo che ha saputo recuperare le fiabe della tradizione toscana, italiana ed europea, accompagnandole con la musica: “Giulietta e Romeo” abbinata alla musica di Ravel, “Babar l’elefantino francese” con le musiche di Poulenc.
Da febbraio ad aprile, poi, andrà in scena una rassegna trasversale curata da Provincia di Arezzo, Rete Teatrale Aretina e Il Teatro Possibile/Il Carro di Jan: un cartellone a cadenza mensile con compagnie in produzione e ospitalità in collaborazione con i teatri che aderiscono alla Rete Teatrale Aretina (Anghiari-Bucine-Bibbiena-Monte S. Savino) e abbonamento unico. La programmazione sarà dettagliata a fine settembre con spettacoli a contatto con il pubblico che potrà salire sul palcoscenico