Firmato il 6 febbraio 2017, l’atto di costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo “ATS” per la gestione del progetto “Fedora”, da Eleonora Ducci Vice Presidente della Provincia di Arezzo, Valentina Calbi Presidente dell’Unione dei Comuni del Casentino Valentina, Alberto Santucci Presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina, Tania Salvi Vice Sindaco del Comune di Cortona, e Sandra Romei Vice Sindaco del Comune di San Giovanni, e Alessandra Benelli dalla Vice Presidente dell’Associazione Pronto Donna.
“Cortona, dichiara il vice Sindaco Tania Salvi che ha anche le delega alle Pari Opportunità, è sempre stata in prima fila nell’ambito dei progetti per il contrasto alla violenza di genere collaborando con tutte le istituzioni.
Oggi con questo nuovo accordo siamo in grado di rafforzare i presidi territoriali e tutti i progetti dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli.”
La proposta, che ha come capofila la Provincia di Arezzo che l’ha presentata insieme a Comune di Cortona (per la zona Valdichiana), Unione dei Comuni Montani del Casentino, Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, Comune di San Giovanni Valdarno (per la zona Valdarno) e Associazione Pronto Donna Centro Antiviolenza e che ha come titolo FEDORA (Favorire l’Empowerment delle Donne e la Ricerca di Autonomia), è stata ammessa al finanziamento, con un contributo ministeriale di 180.000 euro, posizionandosi al 20 posto su 188 progetti presentati, rientrando dunque fra i 66 finanziati.
Il Progetto FEDORA ha come obiettivi quello di rafforzare la rete dei servizi territoriali già esistenti sia con l’ampliamento delle ore di ricevimento degli Sportelli Ascolto Donna delle Zone sociosanitarie, sia con quelle del Centro Antiviolenza dedicate ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza svolte dalle operatrici, percorsi psicoterapeutici, assistenza legale per le donne che non rientrano nel gratuito patrocinio, sia dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto della violenza contro le donne; garantire i servizi educativi e di sostegno scolastico per i minori vittime di violenza assistita, in collegamento con le attività promosse dagli enti locali territoriali; promuovere l’orientamento lavorativo rivolto alle donne ospiti del Centro Antiviolenza.
Per la gestione delle attività e delle risorse il bando ministeriale prevede la costituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo fra i soggetti partner del progetto, avvenuta ufficialmente proprio il 6 febbraio scorso.