Si chiama Daniele Masala, ed è il mossiere del Palio dei Rioni edizione 2016. Basta fare una ricerca via web, digitando il suo nome in un qualsiasi motore di ricerca, che scorrono pagine e pagine della sua vita. Un palmares stellare sia nel nuoto, tra cui vice campione italiano nei 400 misti nel ’69, che nel pentathlon, 10 volte campione italiano assoluto individuale e 14 volte campione italiano assoluto a squadre, campione olimpico a Los Angeles nel 1984 senza contare le innumerevoli partecipazioni a competizioni mondiali.
Daniele Masala ha lasciato il segno anche a Siena. È stato mossiere 2 volte nel 1989, 1 nel 2003, 2 nel 2005 e 2 nel 2006 ed oggi si appresta a vivere il Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino.
1. Daniele Masala, la storia delle Olimpiadi. Una definizione importante, come la vive ?
Né con leggerezza né con pesantezza. Guardo avanti e cerco di fare sempre al meglio il mio lavoro, di portare avanti le mie passioni con dedizione e altruismo.
Ovviamente i complimenti che mi arrivano mi riempiono d’orgoglio e mi sono da stimolo per affrontare con rispetto le sfide della vita. I risultati sono sempre il frutto di un comportamento coscienzioso e coerente con le proprie aspettative.
2. La definiscono “un atleta eclettico” ci si rivede nella definizione?
In un certo senso sì. Per gareggiare nel pentathlon devi per forza avere la capacità mentale e psicologica di adattarti nel giro di pochi secondi ad un nuovo tipo di disciplina, con tutto quello che ne consegue.
3. Ha iniziato la sua carriera dedicandosi al nuoto, poi è passato al pentathlon e infine è approdato alle corse irregolari come mossiere. Prima a Siena, 2 volte nel 1989, 1 nel 2003, 2 nel 2005 e 2 nel 2006, ed oggi a Castiglion Fiorentino.
Un bel salto?
Se non ci fossero le regole la società civile sarebbe allo sbando, stessa cosa per i palii, almeno dentro il canapo. I protagonisti dei palii sono i fantini e i loro cavalli. Non esiste la mossa perfetta, anche perché non piacerebbe neanche ai rionali, non susciterebbe passione e suggestione. Le corse dei palii piacciono perché diventano lo spunto anche per il confronto e scambi di opinione. È questo l’aspetto, se si vuole, più romantico e poetico del Palio. Se il tempo e la fortuna ci assistono, la corsa sarà spettacolare ed entusiasmante.
4. Che cosa si aspetta dalla sua avventura castiglionese ?
Mi aspetto che i rionali siano contenti, che mi riconoscano che ce l’ho messa tutta per la buona riuscita della manifestazione, Io sarò molto concentrato affinché tutto proceda per il meglio.
5. E’ la prima volta che viene a Castiglion Fiorentino ?
Si è mi hanno detto che è un paese bellissimo, pieno di storia e di tradizione.
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