In atto una serie d’incontri per individuare e approfondire i tipi d’intervento per risolvere i problemi causati dai recenti nubifragi. Coinvolti i tecnici della Provincia di Arezzo – settore viabilità, quelli di Nuove Acque e del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno oltre ai tecnici dell’Amministrazione Comunale. Saranno coinvolte anche le F.S. per quanto riguarda gli attraversamenti che consentono il deflusso delle acque meteoriche del bacino a monte della rete ferroviaria che si estende dalla località Cozzano fino al ponte del torrente Vingone.
Sotto la lente d’ingrandimento la zona di via Corinto Corinti per la quale è al vaglio del gruppo di lavoro una soluzione che dovrebbe risolvere le problematiche di carattere idraulico legate al sistema fognario. Passate in esame anche altre zone posizionate a valle del Paese in cui si sono manifestate criticità dopo i recenti violenti temporali e bombe d’acqua che si sono abbattuti sopra Castiglion Fiorentino. Le zone prese in esame sono via Adua, viale Mazzini, via Cupa, via del Cantinone, via Fratelli Cervi, Le Vecchie Ciminiere, la zona di Senaia nei tratti di Via Terranova, Via Falcone-Borsellino, via Rocco Chinnici, via della Consolazione, la zona dei Cappuccini, Pozzo Nuovo e via della Patalecchia, Cozzano basso. Mentre per questi siti sopra menzionati è stato dato l’avvio alla fase dei rilievi e quindi della diagnosi per quanto riguarda la zona di via Corinto Corinti siamo già in avanzata fase progettuale. Il cantiere, infatti, dovrebbe riaprirsi in tempi brevi visto che anche a causa di quella bomba d’acqua che causò danni al manto stradale non era stato mai stato completato l’intervento. “Durante le riunioni è stato evidenziato come il territorio di Castiglion Fiorentino nel suo complesso manifesti criticità di carattere idraulico in occasione di eventi temporaleschi, che ormai si verificano con sempre maggiore frequenza e intensità.
Questi fenomeni palesano carenze sia del sistema di drenaggio naturale (corsi d’acqua facenti parte del complesso sistema di bonifica della Val di Chiana che richiedono un’assidua attività di manutenzione), peraltro già investigate e rappresentate graficamente negli elaborati redatti a supporto del Regolamento Urbanistico e liberamente consultabili nel sito internet del comune, sia di quello fognario. Per quanto concerne quest’ultimo, oggetto delle citate attività di indagine in atto, si fa presente che, a fronte dei numerosi interventi edilizi e di impermeabilizzazione dei suoli occorsi negli ultimi decenni, l’assenza di interventi di adeguamento dei collettori renda oggi molte reti fognarie di tipo misto (acque “nere” e “bianche” riunite nelle stesse tubazioni) insufficienti ad assolvere la loro funzione di drenaggio in occasione di eventi poco più che ordinari” dichiarano i tecnici dell’amministrazione comunale.
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