L’Amministrazione comunale esprime un forte disappunto all’Ufficio Scolastico Regionale per la mancata concessione della quarta classe prima presso la scuola secondaria di 1° grado di Camucia-Cortona per l’A.S. 2013/2014. La scelta di non tenere presente i parametri normativi – DPR 81/2009 – va a minare silenziosamente l’idea di una società che premia e ricerca il merito, l’impegno, la qualità, che crede ancora nell’istruzione come centro della formazione del futuro di questo Paese, pertanto vogliamo difendere il valore della scuola pubblica ed il diritto degli alunni di pretendere la loro migliore formazione.
La concessione della quarta classe prima presso la scuola secondaria di 1° grado di Camucia-Cortona non aumenta la spesa per l’istruzione, in quanto per l’anno scolastico in corso sono già attive quattro classi con un organico ormai da tempo consolidato.
Attualmente risultano iscritti nei plessi di Camucia e Cortona 79 alunni di cui uno con disabilità grave, ai quali sussiste la possibilità che si aggiungano eventuali alunni respinti e nuovi residenti, comportando un importante aumento di alunni per classe.
Considerato che il DPR 81/2009 dispone che le classi iniziali che accolgono, come le nostre, alunni con disabilità sono costituite con non più di 20 alunni, i 59 alunni, oltre gli eventuali respinti e nuovi residenti, verrebbero a creare due classi con un numero superiore di studenti rispetto al numero massimo di 28 stabilito dalla normativa citata.
Inoltre dobbiamo tenere conto che fra gli alunni delle classi prime sono presenti alcuni con disturbi specifici dell’apprendimento normativamente denominati DSA, ai quali deve essere garantito il diritto allo studio attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell’ambito scolastico. A tal proposito la recente circolare del “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca” n° 10 del 21 marzo 2013 recita “E’ opportuno che nella composizione delle classi si tenga in debita considerazione la presenza degli alunni con DSA”.
Nonostante le gravi difficoltà finanziarie, gli enti locali come il nostro Comune, sono chiamati sempre più a contribuire alla qualità dell’offerta formativa, al potenziamento dei servizi,alla rimozione degli ostacoli economici-sociali, peraltro previsti dall’art. 3 della Costituzione Italiana, al fine di garantire a tutti le stesse opportunità, per essere sempre più vicini alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie, per questo attueremo tutti gli sforzi affinché venga ristabilito ciò che la legge esplicita. Non è possibile neanche pensare che l’Amministrazione comunale, a seguito delle stringenti normative governative legate al Patto di stabilità, che impediscono ai Comuni di spendere le cospicue risorse giacenti in cassa, possa esprimersi in termini di interventi strutturali sull’edificio scolastico per accogliere i numerosi alunni presenti nelle classi.
Non è dunque possibile pensare che non venga garantito l’organico di diritto ledendo il diritto di un’offerta formativa di qualità degli alunni della nostra comunità ribadendo che la scuola deve garantire giovani opportunamente formati per affrontare un non facile futuro.
L’Amministrazione comunale pertanto condivide la protesta dei genitori e degli insegnanti che si possa generare a seguito di decisioni didatticamente riduttive e pertanto lesive dei diritti degli alunni, delle loro famiglie e della limitazione dell’autonomia scolastica.
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