E’ senza dubbio uno degli appuntamenti più attesi della stagione di prosa del teatro Signorelli di Cortona, quello di lunedì 3 febbraio con Nancy Brilli protagonista de La Locandiera di Goldoni. Spietata, modernissima e proto-strindberghiana lotta tra i sessi, “La Locandiera”, oltre a sancire il mio esordio registico nel pianeta Goldoni, non ha mancato di esercitare nel tempo, un lungo tempo, proprio come la sua protagonista, una certa misteriosa malia incantatrice.
Nel deserto dei sentimenti, fra le macerie del desiderio, sempre più confuso e confusamente recalcitrante al suo soccombere, l’Eros riemerge nell’accezione più odiosa, quantunque comica e divertente nel caso del capolavoro goldoniano, quella che reca il marchio della supremazia e della rivalsa.
Nel perverso, quanto sterile, gioco di relazioni pericolose, l’Amore è sostituito dalle sue recite e la finzione si serve dell’Amore stesso come strumento e mai come autentica componente affettiva, fino al punto che il desiderio (maschile) faticosamente ritrovato, viene deriso e sbeffeggiato prima di morire, sacrificato sull’altare di un narcisismo (femminile) che tra calcolo, opportunismo, rivalsa, anche interclassista (ma le cose non andranno affatto meglio tra componenti della stessa classe) procede, costi quel che costi, senz’altro oggetto se non il proprio trionfo.”
Scritta nel 1750, la commedia non ha mancato di esercitare nel tempo, proprio come la sua protagonista, una certa misteriosa malia incantatrice.
Mirandolina è infatti il primo personaggio femminile del teatro occidentale recante i caratteri della modernità.
Un prototipo di donna moderna, con la sua freddezza, la sua facoltà calcolatrice, la sua mancanza di bontà, che mette in scena che mette in scena una spietata quanto attuale lotta tra i sessi …in un perverso gioco di relazioni pericolose in cui l’amore è costituito dalla finzione…il cavaliere rustico e misogino che deride gli altri due nobili che la cortaggiano viene a sua volta deriso e abbandonato dalla stessa seduttrice che non contenta della vittoria, con un cuore anche un po’ addolorato, non si accontenta della vittoria, ma vuole il trionfo e lo fa annunciando il suo matrimonio con il servitore Fabrizio.
“La mia Mirandolina non ha vezzi né mossette. E’ un po’ dominatrice, una guerriera in lotta per la supremazia sull’altro sesso” così Nancy Brilli, stretta nel suo seducente bustino in pelle, racconta la sua Locandiera che porterà in scena, con la regia e l’adattamento di Giuseppe Marini, al teatro Signorelli di Cortona lunedì 3 febbraio
Info
Teatro Signorelli 0575 601882 info@teatrosignorelli.com
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