Veri e propri scalatori; autentici funamboli capaci di abbinare, in condizioni di massima sicurezza, l’abilità dei rocciatori alla professionalità dei muratori. Così sono apparsi, a chi li ha visti in azione, gli operatori dell’impresa Dolomiti Rocce di Ponte delle Alpi (Belluno) intervenuta a Montepulciano per “tappare” una frana creatasi nelle antiche mura castellane, all’altezza di Via delle Coste.
Il vistoso cedimento, dovuto presumibilmente ad infiltrazioni di acqua piovana ma favorito anche dalla vetustà del manufatto, si verificò negli ultimi giorni del 2010, creando una voragine nella ripida parete che, dalla cerchia muraria di epoca rinascimentale, scende a picco verso valle.
L’Amministrazione Comunale si è immediatamente attivata per reperire le risorse economiche necessarie ma anche per ottenere gli indispensabili nullaosta dalle sovrintendenze interessate, sia quella archeologica sia quella ai monumenti.
Nel frattempo è stata individuata un’impresa specializzata che, in mancanza di una “base” sulla quale impiantare il cantiere, potesse effettuare l’intervento anche calandosi dallo spalto soprastante, in piena sicurezza.
Finalmente, a settembre 2011, è stato possibile iniziare i lavori che sono stati portati a termine in un paio di mesi e sono stati eseguiti con grande perizia e professionalità, suscitando piena soddisfazione sia da parte del Comune che della cittadinanza.
“Per questo intervento è stato possibile adottare la procedura cosiddetta di “somma urgenza” – spiega il vice – Sindaco Luciano Garosi, che ha la delega ai Lavori pubblici – che ci ha consentito di procedere in tempi più spediti rispetto a quelli abituali. La tempestività dell’operazione, che è stata programmata in modo da concludersi prima del ritorno delle stagioni più piovose, ha consentito anche di “salvare” la parte delle mura soprastante la voragine, che non ha accennato a cedimenti e che ora poggia di nuovo su una solida struttura”.
Per la progettazione il Comune si è avvalso di un professionista esterno, l’ingegner Goracci, mentre l’intervento ha avuto un costo complessivo di circa 90.000 Euro di cui 10.000 versati a titolo di compartecipazione dai proprietari degli immobili confinanti e 80.000 provenienti dal Bilancio Comunale.
“Una situazione così seria – conclude Garosi – e che poteva mettere a rischio la stabilità delle abitazioni sovrastanti, risolta definitivamente in meno di 10 mesi ed in accordo con i privati non è un cattivo risultato per una Pubblica Amministrazione, oggi tanto bistrattata!”