Venerdì 11, alle ore 18.00, il Giardino della Fortezza sarà intitolato a Don Marcello Del Balio, nato nel 1924, sacerdote popolarissimo a Montepulciano, Parroco di S.Lucia dal 1968 fino alla morte, sopravvenuta il 9 marzo 1981, insegnante di Liceo ma soprattutto grande animatore della vita sociale cittadina, ideatore dalla ripresa contemporanea del Bravìo delle Botti, autore del Bruscello, organizzatore del Carnevale nostrano.
La proposta è stata lanciata su Facebook dal gruppo “Sei poliziano se…”, è stata formalizzata al Comune, a firma di Franco Romani, dal Magistrato delle Contrade, dalla Parrocchia di S. Agostino, dalla Compagnia Popolare del Bruscello, dalla Compagnia del Carnevale, dal Laicato Domenicano, e dall’Avis di Montepulciano ed accolta dalla Giunta.
Dunque la memoria di questo personaggio amato, ammirato, compianto non sarà più affidata al solo ricordo dei tanti che lo hanno avuto come Parroco, come insegnante o come instancabile promotore di attività collettive ma anche all’intitolazione di uno spazio particolarmente significativo del centro storico. Alla cerimonia, concomitante con la seconda giornata del festival “Luci sul lavoro” e ad esso collegato visto che subito dopo, nella Fortezza, la Compagnia popolare del Bruscello offrirà una rappresentazione ridotta di “Pia de’ Tolomei”, presenzieranno gli Amministratori Comunali, il Vescovo Mons. Stefano Manetti e i promotori dell’iniziativa ma è attesa soprattutto un’ampia rappresentanza della popolazione.
Nato a Gracciano, frazione di Montepulciano, il 27 aprile 1924 (quindi esattamente novanta anni fa) e ordinato sacerdote il 21 dicembre 1947, nel 1968, dopo un’esperienza come Rettore del Collegio Vescovile di Montepulciano, viene nominato Parroco di S.Lucia.
Nella sua vita intensissima ma condotta sempre con straordinaria serenità, trovarono l’insegnamento presso i Licei poliziani; la collaborazione come autore, dal 1947 al 1980, con la Compagnia popolare del Bruscello; l’impegno nell’AVIS, di cui fu anche Presidente provinciale; la fondazione della Compagnia del Carnevale e l’organizzazione dei vari eventi; la rinascita del Bravìo, recuperato dagli statuti trecenteschi e trasformato, con un autentico colpo di genio, in corsa con le botti, di cui quest’anno si festeggia il quarantennale; la direzione dell’Araldo Poliziano.
Quotidiana e indefessa l’attività pastorale, di animatore della vita parrocchiale e anche di generoso docente privato: non si contano i ragazzi di allora che hanno ricevuto ripetizioni da Don Marcello, nella maggior parte dei casi rese generosamente, senza chiedere nulla come compenso.
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