Montepulciano rinnova il suo legame con il fumetto. Sabato 4 giugno, alle 17.00, s’inaugura la mostra antologica “Il Grifo – il fumetto é arte”: sarà la Fortezza, restaurata di recente, ad ospitare l’esposizione di tavole originali curata dal giornalista Vincenzo Mollica e organizzata da Lorenzo Paganelli. Un vernissage creativo, quello in programma nel giorno dell’apertura: ospite d’onore sarà infatti Danijel Zezelj, artista fondamentale per la storia della rivista, che aprirà la mostra con una performance di pittura live, accompagnato dalla sassofonista americana Jessica Lurie.
Per la prima volta, la cittadina poliziana scopre l’archivio storico della rivista Il Grifo, diretta dal 1991 al 1995 proprio da Mollica. La mostra vive nello spirito del suo sottotitolo: il fumetto é arte.
L’autore è al centro del percorso espositivo, lungo in quale si incontrano registi, attori, fotografi, pittori, poeti e tutte le firme più prestigiose del fumetto italiano. Grazie ad un allestimento sobrio che rivendica le radici con il territorio, sono valorizzate tavole originali e stampe legate ad Andrea Pazienza, Milo Manara, Hugo Pratt e poi Giardino, Crepax, Franco Battiato, Roberto Benigni, Stefano Benni, Attilio Bertolucci, Charles Bukowski, Dino Buzzati (Poema a Fumetti, Zio Paperone), Italo Calvino (Lezioni Americane), Leonard Cohen, Paolo Conte, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Federico Fellini e molti altri.
Tra le curiosità, lo storyboard inedito di “El Gaucho” di Hugo Pratt, storia commissionata dalla rivista, disegnata poi da Milo Manara. L’esposizione vuole stimolare un viaggio emozionante attraverso i protagonisti di una stagione artistica che ha creduto nella rivista a tal punto da realizzare storie diventate negli anni dei classici. Un’ampia sezione della mostra sarà dedicata al contributo di Federico Fellini che fu tra i primi sostenitori e collaboratori della rivista. Il celebre regista tornò ad occuparsi di fumetti proprio grazie alla pubblicazione del Grifo dopo l’esperienza del “Marc’Aurelio”, in cui aveva esordito come disegnatore; paradossalmente, aprì e chiuse la sua carriera artistica facendo fumetti.
Vincenzo Mollica evidenza la sua passione per le graphic novel, ricordando i fasti del Grifo: “Siamo stati timonieri di un bel viaggio, che seguiva la rotta indicata da quattro punti cardinali, quattro pensieri. Il primo era di Pratt, che definì il fumetto:letteratura disegnata; il secondo di Fellini: nulla si sa, tutto s’immagina; il terzo di Pablo Echaurren: pittura e fumetto, artista perfetto; il quarto era del sottoscritto: il fumetto è arte.”