Anche il Comune di Montepulciano parteciperà martedì 24 luglio, a Roma, alla manifestazione indetta dall’Associazione Comuni d’Italia (ANCI) contro il decreto sulla revisione della spesa (o “spending review”). Ma l’intera Val di Chiana senese sarà presente anche per protestare contro la chiusura del Tribunale di Montepulciano, decisa dal Governo in forza della legge delega per la revisione della geografia giudiziaria.
Al corteo, che stazionerà davanti al Senato, si uniranno anche gli Avvocati
dell’Ordine di Montepulciano che hanno redatto la proposta di legge di
iniziativa popolare che potrebbe bloccare l’iter del provvedimento e alla
quale le Amministrazioni Comunali del territorio hanno garantito la propria
adesione.
“Con la soppressione del Tribunale di Montepulciano – affermano i promotori
– non si raggiungerebbe né l’obiettivo della riduzione di tempi di giustizia
né quello del risparmio. Anzi, su entrambi i fronti, si registrerebbe un
peggioramento rispetto alla situazione attuale”.
“Il Tribunale – fa eco il Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi – non è né
dei Magistrati né degli Avvocati né degli Amministratori locali ma è dei
cittadini! Abolendo questa struttura, che invece fa storicamente parte del
tessuto amministrativo, sociale ed economico del territorio, tutta la Val di
Chiana senese subirebbe un grave impoverimento ma soprattutto sarebbero gli
abitanti a dover sopportare una pesante perdita. La giustizia è, insieme
alla sanità, uno dei pilastri della società civile: è un nostro diritto
batterci per avere nei nostri territori i migliori servizi possibili. Ed è
anche un dovere verso i nostri concittadini”.
Sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma
della geografia giudiziaria è semplice, basta presentarsi presso l’Ufficio
Elettorale del Comune di Montepulciano, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00
alle ore 12.30 e mercoledì anche dalle ore 15.00 alle ore 18.00, muniti di
un documento valido di identità.
Fino al 31 luglio è possibile firmare per il referendum abrogativo parziale
della legge sulle indennità dei parlamentari mentre fino al 30 settembre
rimarrà depositata la proposta di legge di iniziativa popolare sul
finanziamento della politica.