Istituzioni del territorio (Comune in testa), forze politiche, parti sociali, dipendenti, opinione pubblica: il Consiglio Comunale aperto, convocato per discutere la situazione occupazionale della RDB, ha ulteriormente compattato il fronte che si era formato in difesa dello stabilimento di Montepulciano Stazione e dei suoi lavoratori.
L’Ordine del Giorno scaturito dal dibattito è stato approvato all’unanimità e i contenuti imprimono una svolta alle azioni già intraprese.
Su proposta del Sindaco, sostenuta anche dal rappresentante nazionale della CGIL Giovanni Rossi, il documento approvato chiede al Governo il commissariamento dell’azienda che, da una posizione di leader sul mercato, rischia addirittura di dissolversi.
Molto netto il giudizio espresso sull’operato del management che ha compiuto scelte che il Sindaco Andrea Rossi ha definito “scellerate”. “Con questa dirigenza non c’è prospettiva” ha affermato il Sindaco che ha anche invitato i gruppi consiliari a recepire nel documento in votazione le importanti risultanze del confronto.
L’Ordine del Giorno distingue in maniera netta gli effetti della crisi economica dalle scelte fin qui operate. “L’RDB era un azienda leader nel settore dei prefabbricati e ancora potrebbe esserlo, con una sua solida collocazione sul mercato, – ha puntualizzato il sindacalista Rossi – nonostante le difficoltà economiche del settore. Invece si trova a fronteggiare una crisi occupazionale drammatica, con quasi 1.000 posti di lavoro a rischio, per una catena di scelte sconsiderate, tutte sbagliate”.
Un coro di critiche ha suscitato anche l’assenza dell’azienda da tutti i tavoli di confronto: “Un atteggiamento del genere conferma che le pesantissime difficoltà della RDB non sono effetto della crisi ma sembrano far parte di un piano” ha detto il Sindaco.
Gli Amministratori e i Consiglieri Comunali hanno espresso solidarietà ai lavoratori ma soprattutto hanno dichiarato il proprio impegno affinché tutte le strade vengano battute per “salvare” l’insediamento produttivo di Montepulciano.
Alla presenza di un folto pubblico, composto anche da numerosi lavoratori della RDB, dei rappresentanti del Comune piemontese di Occimiano, dove si trova un insediamento già condannato alla chiusura, dell’Assessore Provinciale Tiziano Scarpelli e di tanti esponenti del mondo politico e delle forze sociali, è stata anche annunciata la volontà di far uscire la crisi-RDB dai rispettivi ambiti territoriali e di farne un caso nazionale, quello di un’azienda che potrebbe continuare a lavorare nonostante la crisi e che invece rischia di sprofondare in un baratro trascinando con sé i destini dei suoi dipendenti
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