Nel 2010 Montepulciano ha fatto registrare 300.000 presenze turistiche ufficiali. Se per ogni pernottamento si chiede a ciascun visitatore di versare un Euro, al termine dell’annata l’intero territorio e, dunque, la comunità disporranno di un cospicuo tesoretto. E’ l’applicazione pratica (ed estremamente semplificata) della Tassa di soggiorno, introdotta a gennaio 2011 nel pacchetto di norme sul federalismo municipale. Ma mentre il decreto prevede che il gettito derivante dalla tassa possa essere introitato dal Comune che la istituisce e gestito nell’ambito del bilancio dell’Ente, a Montepulciano diventa un contributo per il territorio in virtù della scelta dell’Amministrazione Comunale di creare un fondo destinato esclusivamente alla promozione e allo sviluppo.
Il progetto è stato sottoposto al Consiglio Comunale e, al termine di un ampio e appassionato dibattito che ha coinvolto tutte le forze politiche, è stato approvato con una massiccia maggioranza che va dal Centrosinistra al Polo delle Libertà, passando per le liste civiche di ispirazione centrista; una voce di dissenso, quella del consigliere di Rifondazione Comunista – Comunisti Italiani che ha votato contro la proposta.
Elaborata nell’ambito del cosiddetto “Sistema Montepulciano”, che è poi la fotografia di un’interazione sempre più spinta tra pubblico e privato per il raggiungimento di obiettivi condivisi, l’idea prevede che i proventi della tassa siano messi a disposizione di imprenditori e operatori e impiegati per la realizzazione di progetti individuati da un apposito tavolo di concertazione o per il sostegno di quelle manifestazioni che già offrono un forte contributo all’economia locale, richiamando pubblico e turisti.
La proposta è stata oggetto di una consultazione preliminare con le associazioni di categoria del turismo, del commercio e dell’agricoltura ed ha trovato consensi unanimi.
Come ha spiegato il Sindaco Andrea Rossi “sono anzitutto le norme statali in materia di autonomia degli Enti locali a rendere sempre meno agevole l’intervento pubblico e ad imporre una condivisione dei compiti e di responsabilità. D’altra parte con l’Assessorato al Sistema Montepulciano questa Amministrazione ha dimostrato di credere profondamente alle opportunità di sviluppo che derivano dall’attività imprenditoriale privata che, a sua volta, si giova di una gestione del territorio attenta ed oculata. Con il proprio bilancio il Comune non è più in condizione di garantire lo stesso sostegno che, grazie a scelte politiche esatte, ha assicurato finora al territorio, portandolo al livello attuale. E’ il momento di unire le forze chiedendo un piccolo sacrificio a chi, come i turisti, “utilizza” la nostra qualità della vita, il nostro ambiente, le nostre infrastrutture e le nostre manifestazioni, e offrendo in cambio servizi sempre più efficienti ed adeguati. Parliamo di “tassa” perché fiscalmente il prelievo si configura in tal modo ma in realtà si tratta di risorse destinate alla crescita”.
Il Sindaco ha anche fatto riferimento all’abolizione delle Agenzie di promozione turistica, esprimendo preoccupazione per la futura gestione delle azioni di comunicazione e sviluppo e paventando, nella generica promozione del brand Toscana, il “naufragio” dell’immagine e dell’imprenditorialità che sono patrimonio del territorio.
Il Consiglio comunale ha apprezzato anche il ruolo che il progetto riserva alle realtà economiche del territorio, facendole dialogare tra sé e con le Istituzioni e rendendole protagoniste attive delle scelte per lo sviluppo futuro di Montepulciano.
Il tavolo di concertazione o, meglio, l’autorità a cui sarà affidata la governance (come l’ha definita il Sindaco Rossi) del progetto, sarà formato dal Comune – che ha la responsabilità della raccolta e della gestione amministrativa del gettito – e dal Consorzio del Vino Nbile, Confesercenti, Confcommercio, CIA, Coldiretti, Strada del Vino Nobile di Montepulciano, Associazione Albergatori / Consorzio turistico alberghiero e Pro Loco.
Il documento approvato dal Consiglio Comunale prelude alla formazione ed alla successiva approvazione, sempre da parte dell’assemblea, della tassa vera e propria che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2012